12 Febbraio 2020

Fatture per operazioni inesistenti e consapevolezza dell’acquirente

di Marco Bargagli
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Sulla base di un consolidato orientamento espresso in sede di legittimità da parte della suprema Corte di cassazione, nell’ambito della frode fiscale attuata mediante l’utilizzo di fatture inesistenti, l’Amministrazione finanziaria deve raccogliere indizi, connotati dagli elementi della gravità, precisione e concordanza idonei giuridicamente a integrare, a carico del contribuente, una presunzione semplice ai sensi dell’articolo 2727 cod. civ..

Il Fisco può regolarmente assolvere al suo onere probatorio raccogliendo un completo quadro indiziario, non necessariamente costituito da “prove certe ed incontrovertibili”, ma operando sulla base di presunzioni semplici, connotate dai requisiti di gravità, precisione e concordanza che dimostrino, in modo oggettivo, che il cessionario era consapevole di prendere parte ad un meccanismo fraudolento.

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