Fondo impresa femminile: pubblicate le Faq
di Debora ReverberiCon l’imminente apertura degli sportelli agevolativi a valere sul Fondo impresa femminile, il 6 aprile sono state pubblicate sul sito istituzionale del Mise 21 domande e risposte finalizzate a chiarire i molteplici aspetti dell’incentivo all’autoimprenditorialità femminile: i soggetti beneficiari, i progetti finanziabili e le modalità di presentazione della domanda, le spese ammissibili.
Prima di esaminare nel dettaglio i più rilevanti chiarimenti contenuti nelle Faq, si rammenta che le domande possono essere presentate sia per l’avvio di nuove imprese femminili, sia per lo sviluppo e il consolidamento di imprese preesistenti (incluse, in ambo i casi, le attività di lavoro autonomo), secondo i termini dettati dal Decreto Direttoriale del 30.03.2022:
- avvio di nuove imprese femminili: la precompilazione è possibile dalle ore 10:00 del 05.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19.05.2022;
- sviluppo e consolidamento di imprese femminili già costituite: la precompilazione è possibile dalle ore 10:00 del 24.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 07.06.2022.
Chiarimenti sui soggetti ammissibili | Requisiti di “impresa femminile”: · società cooperativa o società di persone con almeno il 60% di donne socie · società di capitali le cui quote e componenti degli organi di amministrazione siano per almeno i due terzi di donne · impresa individuale il cui titolare è donna · lavoratrice autonoma. Per le imprese già costituite: i requisiti vanno valutati alla presentazione della domanda in base ai dati risultanti dal Registro Imprese e qualsiasi variazione avvenuta in precedenza non rileva. Per le imprese da costituire: la costituenda deve soddisfare i requisiti previsti e la costituzione deve avvenire entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria. Non è ammessa la presenza di persone giuridiche tra i futuri soci. |
Sono escluse dalle “imprese femminili” le associazioni tra professionisti. | |
È irrilevante il fatturato annuo e il numero di dipendenti donna. | |
L’”impresa femminile” può assumere le seguenti forme giuridiche: società di persone, società cooperative (comprese le cooperative sociali di tipo A e B), società di capitali, ditte individuali, libera professione. |
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Chiarimenti sui progetti finanziabili e sulla presentazione della domanda | Il valore massimo del programma di investimento, da realizzare in 24 mesi, ammonta a: · strong>euro 250.000 per progetti di avvio di impresa; · euro 400.000 per progetti di sviluppo di impresa. Non c’è un valore minimo. |
Attività ammesse: settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo. È esclusa la produzione primaria di prodotti agricoli. |
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Incentivi per l’avvio (imprese costituende o costituite da meno di 12 mesi): contributo a fondo perduto e servizi di assistenza tecnico gestionale (max euro 5.000). Per progetti fino a euro 100.000: copertura fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un massimale di euro 50.000. Per progetti fino a euro 250.000: copertura fino al 50% delle spese, entro un massimale di euro 125.000. |
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Incentivi per lo sviluppo (imprese costituite da oltre 12 mesi): mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero di durata 8 anni, oltre servizi di assistenza tecnico gestionale (max euro 5.000). Copertura fino all’80% delle spese entro un massimo di euro 320.000. Per le imprese costituite da oltre 36 mesi: riconosciuto un contributo a fondo perduto sul capitale circolante fino a un massimo del 25% delle spese complessivamente ammissibili, entro l’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi. Calcolo media del circolante: media pesata delle seguenti voci di Conto Economico dei bilanci approvati (per l’ultimo anno, se non disponibile, vale anche il provvisorio) degli ultimi 3 esercizi antecedenti la data di presentazione della domanda: · B6) costi per materie prime, sussidiarie, di consumo (eccetto merci) · B7) costi per servizi · B8) spese per godimento di beni di terzi. Il peso delle spese relative agli esercizi 2020 e 2021 è pari a 1,5. |
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L’accesso alla procedura di presentazione domanda è riservato: · al legale rappresentante dell’impresa femminile · alla lavoratrice autonoma · alla persona fisica per conto dell’impresa costituenda. |
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Requisiti per la presentazione della domanda: · SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). · firma digitale; · casella di Posta Elettronica Certificata. |
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Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino a esaurimento risorse. | |
Chiarimenti sulle spese ammissibili | Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute dopo la presentazione della domanda. |
Sono ammissibili le spese relative a: · immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, incluse le spese connesse all’installazione di macchinari, impianti ed attrezzature, macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché gli stessi beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale, le opere edili nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, le strutture mobili e i prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma · immobilizzazioni immateriali, tra cui acquisizione di brevetti e acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche (spese relative alla progettazione e sviluppo di software applicativi, piattaforme digitali, applicazioni, soluzioni digitali per i prodotti e servizi offerti, ovvero per i relativi processi di produzione e erogazione nonché alla progettazione e sviluppo di portali web, anche a solo scopo promozionale) · servizi in cloud · personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa · esigenze di capitale circolante. |
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Le spese per il capitale circolante (finanziabili entro un massimo del 20% del programma o del 25% per le imprese con più di 36 mesi) comprendono: · materie prime, sussidiarie, materiali di consumo · servizi di carattere ordinario · godimento di beni di terzi, quali le spese di affitto relative alla sede aziendale ove viene realizzato il progetto imprenditoriale, canoni di leasing e costi di noleggio relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa · oneri per la garanzia (fidejussione o polizza fidejussoria) richiesta nel caso di erogazione dell’anticipazione del 20%. Ogni acquisto deve avvenire a condizioni di mercato e da terzi. |
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Le spese di avviamento non sono ammissibili. | |
La modifica di tipologia contrattuale di un dipendente assunto ante presentazione della domanda non rende ammissibile la relativa spesa, che deve riferirsi ad assunzioni successive. | |
In sede di domanda non sono richiesti preventivi di spesa. È necessario presentare un business plan che preveda un programma di investimenti. |