29 Marzo 2017

Gli elementi del reato di inquinamento ambientale

di Luigi Ferrajoli
Scarica in PDF

Con la sentenza n. 46170/2016, la terza sezione penale della Cassazione si è pronunciata per la prima volta in riferimento al reato di inquinamento ambientale (introdotto dalla L. 68/2015) statuendo come, ai fini della configurabilità del delitto previsto dall’articolo 452-bis c.p., sia necessario considerare la sussistenza di quelle condizioni di “squilibrio funzionale o strutturale che caratterizzano la condotta penalmente rilevante, non rilevando invece l’eventuale reversibilità del fenomeno inquinante, se non come uno degli elementi di distinzione tra il delitto in esame e quello di disastro ambientale.

Ebbene, nel caso di specie, il Gip del Tribunale di La Spezia aveva disposto il sequestro preventivo nei confronti di un progettista e direttori lavori di dragaggio del fondale di due moli di un porto, indagato per il reato di inquinamento ambientale di cui all’articolo 452-bis c.p., perché, non avendo rispettato le norme progettuali del caso, aveva causato la dispersione di sedimenti nelle acque circostanti e il trasporto degli inquinanti in essi contenuti (idrocarburi e metalli pesanti). Da ciò, ne era conseguito un deterioramento e una compromissione significativa delle acque del golfo limitrofo.

Continua a leggere gli articoli dell’archivio di Euroconference News, abbonati subito!
Grazie all'abbonamento
Hai accesso all'archivio completo con tutti gli articoli di Euroconference News
Hai la possibilità di effettuare il download in pdf di tutti gli articoli di Euroconference News
Accedi a Euroconference in Diretta il servizio di aggiornamento settimanale (in differita)
Ricevi ogni mattina la newsletter direttamente sulla tua casella di posta
Rinnovo automatico a prezzo di listino
Violazioni amministrative e penali in materia ambientale
Scarica il PDF di questo articolo
Scarica il Quotidiano in PDF