3 Agosto 2015

Gli indicatori di fatto per l’individuazione del responsabile in solido per i debiti di un’associazione non riconosciuta

di Carmen MusuracaGuido Martinelli
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La sentenza della Cassazione n. 12473 del 17 giugno scorso, che si inserisce nell’ormai consolidato filone giurisprudenziale che nega, in diretta attuazione dell’ art. 38 del Codice Civile l’automatica individuazione della responsabilità patrimoniale del presidente di associazioni non riconosciute per i debiti di vario genere, anche tributari, gravanti sull’ente, questa volta aggiunge all’enunciazione dei principi di carattere generale anche un minuzioso elenco di elementi di fatto che possono coadiuvare nell’identificazione di colui che di fatto “ ha agito in nome e per contro dell’ente.

Il giudizio prendeva le mosse da una sentenza della CTR Veneto che, confermando la  pronuncia della commissione di primo grado, aveva dichiarato illegittima la cartella esattoriale notificata in qualità di coobbligato in solido al presidente di un circolo culturale in relazione ad un accertamento operato nei confronti del sodalizio per il periodo in cui, da statuto, questi ricopriva la carica di presidente e rappresentante legale dell’ente.

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