11 Maggio 2019

I bonifici esteri sono ricavi neri se non smentiti analiticamente

di Angelo Ginex
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In materia di indagini finanziarie, la disponibilità di ingenti somme derivanti da bonifici esteri fa presumere l’esistenza di un reddito imponibile in capo al contribuente, soggetto al quale è demandata la prova contraria dell’irrilevanza fiscale, ai sensi dell’articolo 32 D.P.R. 600/1973. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con ordinanza 6 maggio 2019, n. 11810.

La vicenda trae origine dalla notifica di un avviso di accertamento, a seguito di indagini sui conti correnti, mediante il quale l’Amministrazione finanziaria contestava ad una persona fisica l’esistenza di maggiori redditi di capitale derivanti da plurimi bonifici esteri.

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