21 Luglio 2023

I professionisti non residenti che dimorano due mesi in Italia al nodo della tassazione

di Ennio Vial
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La scheda di FISCOPRATICO

La recente risposta ad interpello n. 384 del 13.07.2023 affronta il caso di un cittadino italiano iscritto all’AIRE che è in procinto di trasferirsi da un Paese UE, dove attualmente risiede, alla Thailandia.

Questi, tuttavia, aprirà una partita Iva nel nostro Paese. Egli, inoltre, precisa che l’Italia non rappresenterà in alcun modo il centro dei propri interessi, non avendovi alcuna sede, né committenti, né domicilio, né parenti a carico, ma solo familiari presso i quali trascorrerà un tempo non superiore ai due mesi l’anno.

Dalla lettura dell’interpello emerge come, ad avviso del contribuente, egli ritiene che non dovrà dichiarare i propri redditi in Italia, Paese in cui aprirà una partita Iva, rimanendo iscritto all’AIRE e trascorrendo la maggior parte del periodo di imposta in Thailandia, Paese con cui l’Italia ha stipulato una Convenzione bilaterale per evitare la doppia imposizione sui redditi.

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