13 Febbraio 2025

Il Ciclo di Deming per il miglioramento continuo

di Federico Frosi – Consulente di BDM Associati SRL
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Ogni titolare di studio professionale sa bene quanto sia complesso mantenere l’equilibrio tra l’efficienza operativa e le nuove esigenze del mercato. Con l’evoluzione normativa, l’automazione dei processi e le aspettative crescenti dei clienti, l’immobilismo non è più un’opzione. Tuttavia, molte strutture professionali faticano ad avviare un percorso di miglioramento continuo, bloccate dall’inerzia organizzativa e dalla paura del cambiamento.

 

Come si può superare questa resistenza e trasformare lo studio in una realtà dinamica e competitiva?

Il primo passo è comprendere gli ostacoli che frenano il cambiamento, individuare un metodo efficace per affrontarlo e adottare un approccio strutturato come il Ciclo di Deming per implementare le tappe fondamentali della trasformazione.

 

Gli ostacoli al cambiamento

  1. Abitudini consolidate e resistenza culturale
    La routine lavorativa e le abitudini consolidate nel tempo creano una zona di comfort difficile da abbandonare. Spesso, i collaboratori temono che i nuovi processi possano complicare il loro lavoro anziché semplificarlo.
  2. Timore dell’insuccesso
    L’errore viene percepito come una minaccia anziché un’opportunità di apprendimento. Il timore di non riuscire ad adattarsi ai cambiamenti porta alla procrastinazione e alla resistenza passiva.
  3. Carenza di tempo e risorse
    Molti titolari di studio vedono il cambiamento come un lusso che non possono permettersi, dato il carico di lavoro quotidiano e la gestione operativa dello studio.
  4. Mancanza di una strategia chiara
    Senza un piano definito e una guida strutturata, il cambiamento rischia di diventare un insieme di tentativi sporadici e inefficaci.

 

Gli step del cambiamento

Per superare questi ostacoli, è necessario seguire un percorso chiaro e ben strutturato. I passaggi fondamentali includono:

  1. Consapevolezza della necessità di cambiamento
    Il primo passo è riconoscere che lo status quo non è più sostenibile. Analizzare i punti critici dello studio e confrontarsi con le nuove esigenze del mercato aiuta a comprendere l’urgenza del miglioramento.
  2. Definizione degli obiettivi e delle priorità
    Quali sono gli aspetti dello studio che necessitano di un intervento immediato? Digitalizzazione dei processi, riorganizzazione interna, gestione del personale o miglioramento del rapporto con i clienti? Stabilire obiettivi chiari aiuta a focalizzare le risorse.
  3. Coinvolgimento del team
    Il cambiamento deve essere un processo condiviso. Coinvolgere attivamente collaboratori e dipendenti, ascoltando le loro preoccupazioni e suggerimenti, facilita l’accettazione delle novità e stimola la partecipazione.
  4. Formazione e aggiornamento continuo
    Investire nella crescita professionale del team è essenziale per affrontare le nuove sfide. Corsi di aggiornamento, workshop e strumenti formativi permettono ai collaboratori di acquisire competenze utili per gestire il cambiamento.
  5. Monitoraggio e ottimizzazione
    Il cambiamento non si esaurisce con l’implementazione iniziale. È necessario monitorare costantemente i risultati e apportare eventuali aggiustamenti per garantire che il nuovo modello di lavoro sia realmente efficace.

 

Il Ciclo di Deming per impostare le tappe fondamentali

Uno degli strumenti più efficaci per implementare il miglioramento continuo è il Ciclo di Deming, noto anche come PDCA (Plan-Do-Check-Act). Questo metodo consente di affrontare il cambiamento in modo graduale e controllato, riducendo il rischio di fallimento.

  1. Plan (Pianificare)
    Identificare le aree critiche da migliorare e definire una strategia chiara. Ad esempio, se l’obiettivo è migliorare la gestione documentale dello studio, occorre analizzare le soluzioni disponibili e pianificare la loro implementazione.
  2. Do (Eseguire)
    Implementare le azioni pianificate in un ambiente controllato, possibilmente su un piccolo campione di lavoro prima di estendere il cambiamento a tutto lo studio.
  3. Check (Verificare)
    Monitorare i risultati ottenuti e confrontarli con gli obiettivi iniziali. Questo passaggio è cruciale per identificare eventuali criticità e migliorare il processo.
  4. Act (Agire)
    Standardizzare le soluzioni che hanno funzionato ed estenderle a tutto lo studio, preparandosi per il ciclo successivo di miglioramento.

L’applicazione iterativa del Ciclo di Deming consente di apportare miglioramenti continui, adattandosi alle esigenze del mercato e ottimizzando l’efficienza dello studio.

 

Il Concetto di Kaizen

A integrare il metodo Deming c’è il concetto giapponese di Kaizen, che significa “miglioramento continuo”. Questa filosofia si basa sull’idea che anche piccoli cambiamenti incrementali possano portare a miglioramenti significativi nel lungo termine.

Applicare il Kaizen in uno studio professionale significa:

  • incoraggiare ogni membro del team a proporre suggerimenti per migliorare il lavoro quotidiano.
  • adottare un approccio sperimentale, testando nuove idee su piccola scala prima di applicarle a livello generale.
  • creare un ambiente di lavoro in cui l’innovazione è valorizzata e incentivata.

Questa mentalità aiuta lo studio a essere più reattivo ai cambiamenti e a migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti ai clienti.

Per un titolare di studio professionale, vincere l’inerzia al cambiamento è una sfida, ma anche un’opportunità di crescita.

L’adozione di metodologie strutturate come il Ciclo di Deming e l’applicazione della filosofia Kaizen permettono di affrontare la trasformazione con maggiore sicurezza e consapevolezza.

Il segreto sta nell’avviare un processo graduale e costante, coinvolgendo il team e monitorando i progressi. Così facendo, lo studio non solo migliorerà la propria efficienza interna, ma rafforzerà anche la propria competitività in un mercato in continua evoluzione.

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