1 Febbraio 2022

Il curatore fallimentare deve rispondere ai questionari del Fisco

di Lucia Recchioni - Comitato Scientifico Master Breve 365
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Con l’ordinanza n. 2847, depositata ieri, 31 gennaio, la Corte di Cassazione ha enunciato il seguente principio di diritto: “Il curatore del fallimento, in quanto detentore delle scritture contabili dell’impresa assoggettata a fallimento, ha l’onere di fornire informazioni all’amministrazione finanziaria a termini dell’articolo 32 D.P.R. 600/1973 in risposta ai questionari, ancorché precedentemente inviati all’imprenditore in bonis, rientrando tale obbligo nella disponibilità delle scritture contabili da parte del curatore, nonché nel più generale obbligo del curatore di esibizione delle scritture contabili a chi ne abbia diritto, salvo che si provi che il curatore o l’imprenditore in bonis non via abbia potuto adempiere, nel termine concesso, per causa non imputabile”.

Una Spa riceveva due questionari da parte dell’Agenzia delle entrate con cui si chiedevano chiarimenti in merito alla deducibilità di costi relativi ad operazioni con soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata, con concessione di un termine di 90 giorni.

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