29 Aprile 2019

Il difficile rapporto tra il codice del terzo settore e l’articolo 38 cod. civ.

di Guido MartinelliMarilisa Rogolino
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È noto come la Giurisprudenza della Corte di Cassazione riconduca la responsabilità solidale, personale e illimitata, ex lege prevista dall’articolo 38 cod. civ., a carico di chi assume obbligazioni in nome e per conto di una associazione non riconosciuta, alla esigenza di tutela del creditore. Ciò in considerazione della mancanza, per tale tipo di enti, di un sistema di pubblicità legale che consenta di riconoscere il soggetto titolare di rappresentanza dell’ente.

Il presupposto giustificativo della responsabilità personale della persona fisica agente risiederebbe nell’affidamento dei terzi contraenti esclusivamente sulla solvibilità e sul patrimonio del soggetto che agisce in nome per conto dell’associazione non potendo ottenere alcuna informazione, per assenza di iscrizione in pubblici registri, sui poteri di rappresentanza e patrimoniali dell’ente.

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