16 Maggio 2015

Il diritto di rivalsa dell’IVA accertata per le operazioni fraudolente

di Marco Peirolo
Scarica in PDF

L’art. 60, comma 7, del D.P.R. n. 633/1972 è stato riformulato dall’art. 93 del D.L. n. 1/2012, consentendo al fornitore il diritto di rivalersi nei confronti del cliente dell’imposta o della maggiore imposta pagata a seguito di accertamento o rettifica; la modifica normativa è diretta a garantire il rispetto del principio di neutralità, come si evince dalla recente sentenza GST – Sarviz, di cui alla causa C-111/14 del 23 aprile 2015.

Andrebbe, però, chiarito se il diritto di rivalsa sia esercitabile nel caso in cui il fornitore abbia partecipato consapevolmente ad una frode; secondo il costante orientamento giurisprudenziale, ciò si verifica non solo quando l’evasione d’imposta è commessa dallo stesso operatore, ma anche quando quest’ultimo sapeva o avrebbe dovuto sapere di partecipare, tramite l’operazione di cui trattasi, ad un’evasione commessa dal fornitore o da un altro operatore intervenuto a monte o a valle nella catena di cessioni.

Continua a leggere gli articoli dell’archivio di Euroconference News, abbonati subito!
Grazie all'abbonamento
Hai accesso all'archivio completo con tutti gli articoli di Euroconference News
Hai la possibilità di effettuare il download in pdf di tutti gli articoli di Euroconference News
Accedi a Euroconference in Diretta il servizio di aggiornamento settimanale (in differita)
Ricevi ogni mattina la newsletter direttamente sulla tua casella di posta
9,99 + IVAal mese
Abbonamento mensile
con fatturazione mensile
8,99 + IVAal mese
Promozione primo anno
con fatturazione anticipata
Rinnovo automatico a prezzo di listino
Scarica il PDF di questo articolo
Scarica il Quotidiano in PDF