20 Novembre 2024

Il fisco può escutere il socio di una società nei limiti dell’attivo patrimoniale percepito

di Luciano Sorgato
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Il socio di una società di capitali può essere escusso nei limiti dell’attivo patrimoniale percepito in sede di liquidazione, indipendentemente dalla previa notifica dell’avviso di accertamento notificato alla società partecipata.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 29333 dello scorso 13.11.2024, ha ritenuto non fondato il motivo del contribuente che riteneva violati l’articolo 36, D.P.R. 602/1973, e gli articoli 2495 e 2697 cod. civ., in quanto i giudici d’appello avrebbero considerato corretto l’operato dell’Ufficio, senza considerare che alla fattispecie era inapplicabile il disposto di cui all’articolo 28, D.Lgs. 175/2014, nella parte in cui prevede il differimento quinquennale degli effetti dell’estinzione della società nei confronti del creditore erariale, applicabile solo a partire dal 13.12.2014. Nella specie, nessun atto impositivo era stato notificato alla società, mentre l’accertamento nei confronti della società doveva essere inteso come presupposto dell’accertamento della responsabilità del socio.

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