21 Settembre 2023

Il pegno non possessorio come opportunità di crescita per le cooperative agricole

di Alberto RocchiLuigi Scappini
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La scheda di FISCOPRATICO

Finanziare l’impresa con l’apporto di capitali di terzi rappresenta una possibile forma di sostenimento della struttura produttiva che, tuttavia, ha un costo non irrilevante a cui si aggiungono i dati di questi ultimi mesi che pongono l’Italia all’ultimo posto, nel perimetro dell’Eurozona, per quanto concerne l’erogazione di prestiti alle imprese. Dato certamente influenzato dall’alta incidenza dei tassi di interesse.

In questo contesto, deve essere letta con interesse, l’operatività, a decorrere dallo scorso 15.6.2023, del registro dei pegni non possessori, forma di finanziamento introdotta con l’articolo 1, D.L. 59/2016, e consistente nella possibilità di procedere all’istituzione di un pegno mobiliare non possessorio a garanzia di crediti concessi all’impresa.

La caratteristica che rende questa forma di pegno interessante consiste nella circostanza che, a differenza di quanto previsto per il pegno dall’articolo 2784 e ss. cod. civ., nel pegno non possessorio il bene continua a rimanere nella disponibilità del debitore.

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