7 Gennaio 2016

Il punto sul reverse charge nelle cessioni di oro

di Sandro Cerato - Direttore Scientifico del Centro Studi Tributari
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Le disposizioni IVA riguardanti l’oro si distinguono innanzitutto in base alle qualità possedute dallo stesso, ovverosia se questo appartiene alla categoria dell’oro da “investimento”, consistente in lingotti e/o placchette con un peso superiore a un grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi e monete d’oro pari o superiori a 900 millesimi coniate dopo il 1800, con determinate caratteristiche, oppure a quella dell’oro “diverso da quello da investimento” o “industriale”, consistente in materiali d’oro in forma diversa e semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi destinati in ogni caso alla lavorazione industriale.

Più nello specifico, secondo la risoluzione 92/E/2013, si possono configurare queste situazioni:

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