4 Marzo 2021

Il valore generato dall’acquisizione di uno studio di commercialista in ottica finanziaria

di Riccardo Conti di MpO & Partners
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Come già ampiamente descritto in precedenti articoli, uno dei metodi più utilizzati nella prassi per la valutazione di studi professionali è il metodo finanziario, che molti dei lettori già conosceranno bene: il valore di uno studio è calcolato sulla base dell’attualizzazione, ad un opportuno tasso di sconto, dei flussi di cassa futuri che esso sarà in grado di generare.  Diversa è, però, la valutazione dell’operazione di acquisizione nella sua totalità: oltre ai flussi di cassa operativi in un’operazione M&A occorre infatti considerare anche i pagamenti necessari per acquisire quei flussi, il prezzo di acquisizione. All’interno di questo articolo si cercherà di ragionare nell’ottica di un ipotetico investitore che sia interessato all’acquisizione di uno studio di commercialista e che si interroghi sulla convenienza dell’operazione da un punto di vista finanziario. In altre parole, si cercherà di dare risposta a queste domande: come misurare il valore generato dall’acquisizione di uno studio di commercialista? Come varia questo valore a seguito di una modifica della struttura dei pagamenti del prezzo di acquisizione?

La risposta ai quesiti verrà fornita facendo ricorso ai fondamenti del capital budgeting, opportunamente adattati al caso specifico dell’acquisizione di uno studio di commercialista.

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