Incentivi alla R&S nell’ambito dell’economia circolare
di Debora ReverberiL’articolo 26 D.L. 34/2019 (cosiddetto Decreto Crescita), pubblicato in G.U. n. 100 del 30.04.2019, introduce una nuova agevolazione a sostegno di specifici progetti di R&S.
Trattasi di una misura di sostegno agli investimenti privati avente una peculiare finalità: modernizzare il tessuto industriale italiano apportando benefici sia all’economia, sia all’ambiente.
È evidente la particolare connotazione dei progetti di R&S che beneficeranno di questo nuovo incentivo, inquadrabili in un modello di “economia circolare”, in cui i materiali impiegati in produzione vengono riutilizzati in cicli successivi tramite processi:
- più efficienti in termini di utilizzo di risorse e tempo;
- più ecosostenibili in termini di impatto sull’ambiente, tramite riduzione di emissioni di gas serra e/o recupero di materiali di produzione e/o minimizzazione degli sfridi.
Perseguendo l’obiettivo di accompagnare la transizione delle imprese produttive da un modello di “economia lineare” ad un modello di “economia circolare”, l’incentivo si rivolge ad una platea molto ampia di destinatari, prevedendo anche la possibilità di soggetti co-proponenti in un numero massimo di tre.
L’ambito applicativo soggettivo comprende le imprese di qualsiasi dimensione, esercenti attività industriali, agroindustriali, artigiane (settore manifatturiero) e di servizi all’industria (servizi diretti alle imprese manifatturiere) di cui all’articolo 2195, n. 1, 3 e 5, cod. civ. e i centri di ricerca:
Ambito applicativo soggettivo |
Imprese e centri di ricerca:
Ammissibili anche progetti congiunti tra imprese e organismi di ricerca, tramite ricorso al contratto di rete, a consorzi o partenariati o altre forme contrattuali di collaborazione, fino ad un massimo di tre soggetti co-proponenti |
Per quanto concerne l’ambito applicativo oggettivo dell’agevolazione i progetti di R&S agevolabili devono possedere i seguenti requisiti di Legge in termini di territorialità, ammontare complessivo degli investimenti e durata:
Ambito applicativo oggettivo |
Progetti di R&S:
|
Sempre nell’ambito oggettivo le attività che compongono i progetti di R&S devono essere strettamente connesse tra loro e finalizzate alla riconversione del sistema produttivo aziendale attraverso:
- un’innovazione di prodotto, processo o servizio;
- il miglioramento significativo di prodotti, processi o servizi esistenti.
L’innovazione o il miglioramento significativo devono avvenire tramite lo sviluppo delle c.d. Key Enabling Technologies (KETs), tecnologie ad alta intensità di conoscenza, associate a elevata intensità di R&S, a cicli di innovazione rapidi, a consistenti spese di investimento e a posti di lavoro altamente qualificati, con riferimento ad almeno una delle seguenti cinque fattispecie:
Ambito applicativo oggettivo |
KETs riferite a:
|
Le modalità di concessione dell’agevolazione prevedono due forme distinte:
- il finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%;
- il contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili.
Un successivo decreto del Mise stabilirà criteri, condizioni e procedure per la concessione ed erogazione dell’agevolazione.