Indebita compensazione: commette il reato chi trasmette l’F24 senza verifiche
di Lucia Recchioni - Comitato Scientifico Master Breve 365Con la sentenza n. 7296 depositata ieri, 2 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul reato di indebita compensazione, previsto dall’articolo 10 quater D.Lgs. 74/2000, in forza del quale è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione, crediti non spettanti per un importo annuo superiore a 50.000 euro; la sanzione è più elevata (reclusione da un anno e sei mesi a sei anni) nel caso in cui oggetto di compensazione siano invece crediti inesistenti, sempre per un importo annuo superiore ai 50.000 euro.
Diversi soggetti venivano indagati, a vario titolo, per il reato di cui all’articolo 10 quater D.Lgs. 74/2000 e subivano conseguentemente gli effetti di un decreto di sequestro preventivo.




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