29 Novembre 2017

Indetraibilità dell’IVA per i soggetti in franchigia

di Marco Peirolo
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Nella sentenza Schmelz (causa C-97/09 del 26 ottobre 2010), la Corte di giustizia è intervenuta sulla portata dell’articolo 283, par. 1, lett. c), della Direttiva n. 2006/112/CE, che esclude dal regime di franchigia delle piccole imprese “le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto passivo che non è stabilito nello Stato membro in cui è dovuta l’IVA”.

Secondo i giudici dell’Unione, “allo stato attuale dell’evoluzione del regime dell’IVA, l’obiettivo consistente nel garantire l’efficacia dei controlli fiscali al fine di combattere la frode, l’evasione fiscale e gli eventuali abusi nonché l’obiettivo del regime delle piccole imprese, diretto a rafforzare la competitività delle stesse, giustificano, da un lato, che l’applicabilità della franchigia dall’IVA sia circoscritta alle attività delle piccole imprese stabilite nel territorio dello Stato membro in cui l’IVA è dovuta e, dall’altro, che il volume d’affari annuo da prendere in considerazione sia quello realizzato nello Stato membro nel quale l’impresa è stabilita”.

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La disciplina Iva delle operazioni intracomunitarie
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