Internet alla conquista del mondo
di TeamSystemBroadband Commission for Digital Development parla chiaro: il 40% della popolazione mondiale è già online. Si parla di cifre importanti che dai 2,3 miliardi del 2013 passeranno al
2,9 miliardi previsti per la fine del 2014. Nei prossimi tre anni la diffusione della Rete coinvolgerà il
50% degli abitanti del pianeta e si potrà davvero parlare di villaggio globale. Ciò che sta favorendo maggiormente l’espansione della connettività è la
banda larga mobile. Grazie a questa tecnologia,
fra cinque anni la popolazione mondiale in grado di comunicare con la Rete salirà addirittura a
7,6 miliardi. Insomma, ormai è indiscutibile che padroneggiare la tecnologia e sfruttarla per migliorare la propria esistenza e il proprio business non rappresenta più una scelta, ma un’opportunità che non lascia alternative.
160 Paesi. Fra questi, ce ne sono
77 che garantiscono l’accesso alla Rete a oltre
metà della popolazione, con
l’Islanda che spicca fra tutte perché ha una struttura che permette l’accesso a Internet addirittura al
96,5% dell’intera popolazione. In questa classifica c’è anche
l’Italia che occupa il
sessantaquattresimo
posto e ha una
penetrazione sulla popolazione del
58,5%. Come a dire che quasi 6 connazionali su dieci usano Internet, mentre ce ne sono quattro che non hanno accesso. I motivi del mancato accesso alla Rete non sono dovuti solo a una carenza di infrastrutture, in alcuni casi si tratta di scelte personali che vanno decisamente controcorrente, ma è innegabile che essere collegati al resto del mondo innesca una serie di opportunità che sarebbe difficile cogliere altrimenti.
La connettività non è un lusso solo per i ricchi – ha commentato Dr. Hamadoun I. Touré, segretario generale dell’ITU (International Telecommunication Union) – è piuttosto lo strumento più potente che l’umanità abbia mai avuto a disposizione per sviluppare e livellare settori come sanità, educazione, gestione dell’ambiente e qualunque altro genere di miglioramento”.
Rete fissa o da
Rete mobile. Nel secondo caso, infatti, la penetrazione da rete mobile in Italia sale al
25° posto della classifica mondiale, segno evidente che gli Italiani sono ancora un popolo di navigatori, ma digitali e sempre più in movimento.