12 Novembre 2013

IVA e concordato, il debitore scelga quale delitto commettere

di Claudio Ceradini
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La recente sentenza della Cassazione Penale, n.44283 del 31.10.2013 impone una riflessione, con riferimento alla sempre crescente difficoltà del definire un quadro normativo sufficientemente certo che governi il trattamento del debito erariale per IVA, la cui gestione in prossimità del ricorso a procedure concorsuali, e nella costruzione del piano concordatario e della conseguente proposta ai creditori, costituisce un reale problema, oltre che sotto il profilo della relativa possibilità di falcidia, anche per le conseguenze penali in cui il rappresentante legale può incorrere, che determinano anche pesanti conseguenze patrimoniali.

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