8 Gennaio 2025

La “competenza” delle spese non rimborsate al professionista

di Sandro Cerato - Direttore Scientifico del Centro Studi Tributari
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La recente riforma del reddito di lavoro autonomo, approvata con il D.Lgs. 192/2024, introduce, a partire dall’1.1.2025, importanti novità nella gestione dei rimborsi delle spese sostenute dal professionista per uno specifico incarico e riaddebitate dallo stesso al committente. Nella disciplina previgente alla riforma, le spese sostenute dal professionista per l’esecuzione di un incarico a favore di un cliente costituivano, da un lato, spese deducibili dal reddito e, dall’altro, il riaddebito generava componenti positivi di reddito soggetti a tassazione e ritenuta d’acconto, al pari dei compensi tipici derivanti dall’attività professionale. Tuttavia, non sempre l’operazione era neutra dal punto di vista reddituale, poiché oltre alla penalizzazione finanziaria dovuta all’effettuazione della ritenuta da parte del committente sostituto d’imposta, il volume dei compensi risultava “gonfiato” da componenti diverse, rispetto a quelle tipicamente rivenienti dallo svolgimento dell’attività professionale (con ripercussioni anche sul fronte previdenziale).

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