La compilazione del quadro LM del modello Unico PF – 2° parte
di Luca MambrinI contribuenti che nell’anno 2015 hanno applicato il regime forfetario di cui all’articolo 1 commi da 54 a 89 della Legge n. 190/2014 dovranno compilare la sezione II del quadro LM del modello Unico PF 2016 per la determinazione del reddito da assoggettare all’imposta sostitutiva dovuta.
Anche i soggetti in regime forfetario, come i contribuenti in regime di vantaggio, devono comunicare i dati relativi all’attività: coloro che svolgono un’attività d’impresa, devono barrare la casella “Impresa”, mentre i soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo devono barrare la casella “Autonomo”; se l’attività è svolta sotto forma di impresa familiare va barrata la casella “Impresa familiare”. I contribuenti che esercitano contemporaneamente più attività, sia di impresa che di lavoro autonomo, devono fare riferimento all’ammontare dei ricavi o compensi relativi all’attività prevalente.
Il reddito di impresa o di lavoro autonomo dei soggetti che rientrano nel regime è determinato in via forfetaria, applicando all’ammontare dei ricavi o compensi percepiti nel periodo d’imposta un coefficiente di redditività, diversificato a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata.
Nel regime in esame, i ricavi ed i compensi vengono imputati al periodo d’imposta sulla base del “principio di cassa”, e cioè in considerazione del momento di effettiva percezione del ricavo o compenso: tale criterio, pertanto, si applica tanto in caso di reddito derivante dall’esercizio di arti o professione, quanto in caso di reddito d’impresa.
La sezione II del quadro LM si compone di 16 righi, dal rigo LM21 al rigo LM39.
Il contribuente, barrando le relative caselle di cui al rigo LM21:
- attesta di possedere i requisiti di accesso al regime di cui alle lettere a), b), c), d) dell’articolo 1 comma 54 della Legge 190/2014 (casella 1);
- attesta di non trovarsi, al momento dell’ingresso nel regime forfetario, in alcuna delle fattispecie di incompatibilità previste dal comma 57 dell’articolo 1 della Legge n. 190/2014;
- attesta la sussistenza delle condizioni previste dal comma 65 dell’articolo 1 della Legge n. 190/2014 per beneficiare delle agevolazioni dei contribuenti forfetari “start – up”.
Nei successivi righi, da LM22 a LM30, composti da cinque colonne, vanno indicati i dati ai fini della determinazione del reddito lordo da riportare nel successivo rigo LM34. In particolare:
- nella colonna 1 (codice attività) va indicato il codice dell’attività svolta desunto dalla tabella di classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- nella colonna 2 va indicato il coefficiente di redditività dell’attività indicata al rigo LM22 colonna 1;
- nella colonna 3 va indicato il recupero dell’incentivo fiscale derivante dall’applicazione del comma 3-bis dell’articolo 5 del D.L. n. 78/2009 (cd. “Tremonti-ter”); deve essere, inoltre, indicato il recupero della maggiore agevolazione fruita per effetto di contributi in conto impianti percepiti in un esercizio successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento agevolato.
- nella colonna 4 va indicato, oltre all’importo di colonna 3, l’ammontare dei ricavi e compensi percepiti. Analogamente a quanto previsto per i contribuenti in regime di vantaggio vanno ricompresi:
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- l’ammontare dei ricavi di cui alle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 85 del Tuir, costituito dai corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa e dai corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione;
- l’ammontare lordo complessivo dei compensi, in denaro e in natura, anche sotto forma di partecipazione agli utili, derivanti dall’attività professionale o artistica, percepiti nel 2015, compresi quelli derivanti da attività svolte all’estero. Tali compensi devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali o assistenziali posti dalla legge a carico del soggetto che li corrisponde (quali i contributi integrativi) ma al lordo (invece) della maggiorazione del 4% ai fini della contribuzione alla Gestione Separata INPS addebitati in via facoltativa al committente che costituisce parte integrante del compenso;
- l’ammontare degli altri componenti positivi incassati nel 2015, che concorrono a formare il reddito d’impresa o di lavoro autonomo.
- nella colonna 5 va indicato il reddito relativo all’attività, determinato moltiplicando l’importo dei componenti positivi indicati al rigo LM22 colonna 4, per il coefficiente di redditività di cui al rigo LM22, colonna 2.
Nel caso di svolgimento di più attività contraddistinte da diversi codici ATECO bisogna distinguere:
- se le attività rientrano nel medesimo gruppo, tra quelli individuati in base ai settori merceologici della tabella, deve essere compilato il rigo LM22, indicando, in colonna 1 il codice ATECO relativo all’attività prevalente, in colonna 2 il relativo coefficiente di redditività, in colonna 4 il volume totale dei compensi e corrispettivi, e in colonna 5 il relativo reddito determinato forfetariamente;
- se invece le attività rientrano in differenti gruppi, come individuati in base alla predetta tabella, il contribuente deve compilare un distinto rigo, da LM22 ad LM30, per le attività rientranti in uno stesso gruppo, indicando, in colonna 1 il codice ATECO dell’attività prevalente nell’ambito dello stesso gruppo, in colonna 4 l’ ammontare dei compensi e corrispettivi riguardanti tutte le attività ricomprese nello stesso gruppo, e in colonna 5 il prodotto di quest’ultimo importo per il corrispondente coefficiente di redditività, indicato in colonna 2.
Nel rigo LM34 (reddito lordo), va indicato il reddito lordo, dato dalla somma degli importi dei redditi relativi alle singole attività indicati alla colonna 5 dei righi da LM22 a LM30. Nel caso di contribuenti forfetari start-up, sarà barrata la casella 3 del rigo LM21e tale importo va ridotto di un terzo.
Nel rigo LM35 (contributi previdenziali e assistenziali), colonna 1, va indicato l’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali versati nel 2015 in ottemperanza a disposizioni di legge. Infatti, dal reddito si possono dedurre i contributi previdenziali, compresi quelli corrisposti per conto dei collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico e quelli versati per i collaboratori non a carico ma per i quali il titolare non ha esercitato il diritto di rivalsa.
Nella colonna 2, deve essere indicato l’importo dei predetti contributi che trova capienza nel reddito indicato nel rigo LM34; l’eventuale eccedenza deve essere indicata nel rigo LM49 ed è deducibile dal reddito complessivo ai sensi dell’articolo 10 del TUIR.
Nel rigo LM36 (reddito netto), va indicata la differenza tra l’importo di rigo LM34, se positivo, e l’importo di rigo LM35, colonna 2.
Infine:
- nel rigo LM37 vanno indicate le perdite prodotte nei periodi d’imposta precedenti all’ingresso del regime forfetario, ai sensi dell’articolo 1, comma 68, della legge n.190/2014, che possono essere computate in diminuzione dal reddito fino a concorrenza dell’importo del rigo LM36;
- nel rigo LM38 va indicato il reddito al netto delle perdite, pari alla differenza tra l’importo indicato nel rigo LM36 e l’importo del rigo LM37;
- nel rigo LM39 va indicata l’imposta sostitutiva pari al 15% dell’importo di rigo LM38.