9 Ottobre 2013

La crisi del debitore: le note di accredito ed il recupero dell’IVA del creditore

di Claudio Ceradini
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Dopo aver affrontato in un contributo di qualche giorno fa (vedi “Più ampi gli spiragli per la falcidia IVA in concordato” dell’11/09/2013) la posizione del debito erariale nella costruzione del piano concordatario, in cui iniziano ad aprirsi spiragli rispetto all’orientamento governativo e giurisprudenziale che hanno sino ad ora strenuamente difeso l’obbligatoria integrità del credito per IVA e ritenute, è il caso di soffermarsi su un secondo punto piuttosto confuso, in cui il perlomeno lo scarso coordinamento normativo tende ad aumentare i problemi in cui il creditore (falcidiato) incorre. Come se non bastasse la circostanza dell’incasso limitato e posposto nel tempo, al creditore si pone anche la questione del se e del quando poter recuperare la quota di IVA, che ha correttamente corrisposto allo Stato, e che non potrà incassare secondo lo schema istituzionale della rivalsa.

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