12 Luglio 2023

La derivazione rafforzata e i fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio

di Stefano Chirichigno
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Quali sono i “fatti nuovi” di cui si viene a conoscenza, dopo la chiusura dell’esercizio ma prima dell’approvazione del bilancio, che devono essere da questo recepiti negli schemi di bilancio (e non solo in Nota Integrativo) con effetti (positivi o negativi a seconda dei casi) sul Conto economico? E in che misura tali “fatti nuovi” sono forieri di “timing difference” ai fini impositivi?

In attesa che la riforma fiscale veda la luce (la vedrà?) e completi – secondo le chiare indicazioni del Legislatore delegante – la lunga marcia di avvicinamento temporale tra utile (ante imposte) e base imponibile Ires, merita interrogarsi sulla possibilità di soluzioni interpretative sistematicamente coerenti, tendenti a evitare che un momento delicato dell’iter di redazione del bilancio d’esercizio, qual è quello della valutazione sul se e come recepire eventi successivi alla chiusura dell’esercizio, possa essere reso ancor più complicato dal dover tener conto delle asimmetrie temporali che si annidano tra regole e regolette di determinazione della base imponibile.

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