24 Marzo 2017

La gestione anomala del conto cassa legittima l’analitico-induttivo

di Angelo Ginex
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L’incongruente coesistenza di un conto cassa con ingente saldo positivo e di una contemporanea elevata esposizione bancaria negativa rappresenta un indice di condotta antieconomica da parte del contribuente, che può costituire il presupposto per un accertamento analitico-induttivo. È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 2017, n. 1530.

La vicenda trae origine dalla notifica ad un società di un avviso di accertamento analitico-induttivo ex articolo 39, comma 1, lett. d), D.P.R. 600/1973, con cui veniva recuperato a tassazione un maggior reddito d’impresa ai fini Iva ed Irap.

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