25 Marzo 2024

La giurisprudenza torna a pronunciarsi in materia di credito per ricerca e sviluppo

di Francesca Benini
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La scheda di FISCOPRATICO

La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado del Veneto, con la sentenza n. 241/05/2024 depositata in data 5.3.2024, si è pronunciata in merito alla legittimità di un atto, con il quale l’Agenzia delle entrate aveva contestato l’inesistenza di un credito per ricerca e sviluppo ex articolo 3, D.L. 145/2013.

In particolare, il caso affrontato dalla Corte di Giustizia si riferiva a un credito che una società aveva maturato a seguito dello sviluppo di una piattaforma innovativa e prototipale, finalizzata a consentire la gestione unitaria delle diverse fasi dell’attività imprenditoriale, mediante l’integrazione dei software ERP (software per la gestione operativa dell’azienda) e CRM (Customer Relationship Management).

L’Agenzia delle entrate aveva contestato la legittimità di tale credito per il principale e fondamentale motivo che l’attività di sviluppo del citato software sarebbe stata priva degli elementi di novità e di creazione che avrebbero consentito alla società di superare ostacoli o incertezze in campo scientifico/tecnologico e di generare un avanzamento delle conoscenze generali nel settore.

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