4 Dicembre 2014

La non imponibilità IVA conseguente alla lettera d’intento

di Marco Peirolo
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La lettera d’intento che l’esportatore abituale consegna al proprio fornitore vincola quest’ultimo all’applicazione della non imponibilità di cui all’art. 8, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972 anche quando l’operazione, senza dichiarazione d’intento, beneficerebbe di un diverso titolo di non imponibilità, come quello previsto per le cessioni in triangolazione.

Si consideri l’ipotesi in cui l’impresa italiana vende i beni ad un’altra impresa italiana con destinazione della merce in altro Paese membro dell’Unione europea.

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