La pianificazione della revisione nelle “nano imprese”
di Emanuel MonzeglioAbbiamo già parlato, in un precedente contributo, del concetto di “nano imprese” e di come la revisione per tali società può essere in qualche modo “semplificata”.
Il passaggio successivo è la pianificazione della revisione delle “nano imprese” nonché la valutazione e l’identificazione del rischio.
L’attività di pianificazione, disciplinata dal principio di revisione internazionale ISA Italia n. 300, deve essere adattata alle dimensioni del cliente e, proprio in virtù di tale aspetto, per le “nano imprese” tale dimensione può essere più contenuta.
L’attività può essere divisa in due fasi distinte: la definizione della strategia di revisione e, successivamente, l’elaborazione del piano.
Come sopra descritto, il primo punto per il revisore è quello di definire la strategia generale di revisione che aiuta il revisore a determinare, insieme al completamento della valutazione del rischio, le risorse da impiegare – nonché la quantità – in specifiche aree di revisione, quando impiegare tali risorse ovvero se nella fase di interim o nella fase di chiusura, come gestire, dirigere e supervisionare tali risorse.
Per poter ottenere tutto ciò, il revisore deve, quindi:
- identificare le caratteristiche dell’incarico;
- determinare gli obiettivi dell’incarico per poter pianificare la tempistica della revisione;
- considerare i fattori significativi, secondo il giudizio professionale del revisore, nell’indirizzare il lavoro del team di revisione;
- considerare i risultati delle attività preliminari dell’incarico;
- determinare la natura, la tempistica e l’entità delle risorse necessarie per lo svolgimento dell’incarico.
Nelle imprese di dimensioni minori, il lavoro può essere svolto interamente da un team di revisione molto ristretto; infatti, nella prassi il revisore legale svolge direttamente il lavoro o, al massimo, con un il solo aiuto di un collaboratore.
Proprio per questo, nelle “nano imprese” la predisposizione della strategia generale di revisione non è un’attività complessa e, spesso, comprende un breve memorandum predisposto al completamento della revisione precedente basato sul riesame delle carte di lavoro evidenziando le problematiche identificate.
Una volta definita la strategia generale di revisione, il revisore è in grado di elaborare il piano di revisione per fronteggiare gli aspetti identificati dalla strategia.
È importante sottolineare che, anche se rappresentano processi separati, la strategia di revisione e il piano sono tra loro strettamente correlati.
Il piano di revisione è più dettagliato della strategia generale di revisione e deve contenere i seguenti aspetti:
- natura, tempistica ed estensione delle procedure di valutazione del rischio pianificate;
- natura, tempistica ed estensione delle procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati;
- la pianificazione delle altre procedure di revisione in conformità ai principi di revisione internazionali.
Il piano di revisione nelle imprese di medio/grandi dimensioni prevede, anche, la pianificazione della natura, della tempistica e l’estensione delle attività di direzione e di supervisione dei membri del team di revisione e il riesame del loro lavoro.
Per quanto riguarda le “nano imprese”, siccome la revisione viene svolta nella quasi totalità dei casi direttamente e interamente dal responsabile dell’incarico, non sussistono questioni legate alla direzione e alla supervisione dei membri del team di revisione, rendendo più snella e “veloce” tale attività.