7 Febbraio 2017

La “Posizione finanziaria netta” nella valutazione d’azienda

di Fabio Landuzzi
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Tutti gli approcci valutativi dell’azienda che, – come nel caso del “metodo dei multipli” – pervengono alla determinazione del valore del capitale economico dell’impresa per mezzo della stima del valore complessivo del capitale investito (il c.d. “enterprise value”), richiedono la determinazione della “Posizione finanziaria netta” (in sigla, Pfn) la quale esprime, secondo configurazioni che nella pratica possono comunque assumere formulazioni assai differenziate di caso in caso, l’indebitamento finanziario complessivo dell’impresa (o, in modo speculare, il saldo attivo finanziario complessivo della stessa).

La definizione più comunemente applicata di Pfn è quella ottenuta contrapponendo il debito finanziario (a breve, medio e lungo termine) alle disponibilità liquide immediate e differite (ad esempio, vi rientrano gli investimenti in titoli agevolmente smobilizzabili in breve tempo e senza significative oscillazioni di prezzo). Sono perciò incluse nel calcolo della Pfn le sole passività “finanziarie”.

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Le perizie di stima e la valutazione d’azienda nelle operazioni straordinarie
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