La precompilata “va di moda”
di Alessandro BonuzziCon un comunicato stampa di ieri l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che il numero di modelli 730 precompilati trasmessi in autonomia dai cittadini, quando mancano ancora due settimane al termine ultimo per la presentazione (fissato al prossimo 24 luglio), avendo superato il tetto di 2 milioni, è già più alto rispetto al risultato definitivo della campagna redditi del 2016.
In base ai dati raccolti dal Fisco risulta, quindi, che sempre più contribuenti scelgono di gestire da soli l’appuntamento dichiarativo, aiutati soprattutto dalla presenza delle spese sanitarie nei modelli precompilati.
Peraltro, mancano all’appello circa 380mila modelli 730 che risultano salvati e pronti per il click finale. Per quanto riguarda i modelli Redditi PF precompilati, la cui presentazione scade il 2 ottobre 2017, ne risultano inviati circa 100mila.
Tra le novità più rilevanti di quest’anno c’è la possibilità di consultare e se necessario “correggere” la precompilata 2016 purché sia stata inviata tramite l’applicazione web. Per le modifiche è possibile utilizzare il modello Unico 2016 “integrativo” che l’Agenzia mette a disposizione con i dati presenti nella dichiarazione inviata.
Va ricordato, poi, che la presentazione del 730 precompilato può dar diritto a beneficiare a un trattamento privilegiato in tema di controlli. Difatti, se la dichiarazione viene presentata senza modifiche, o comunque con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, e “direttamente” non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili; i controlli documentali potranno riguardare, invece, i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica.
La precompilata si considera “accettata” anche se il contribuente:
- indica o modifica i suoi dati anagrafici. Risulta “modificata”, invece, se viene cambiato il Comune del domicilio fiscale in quanto questa variazione potrebbe incidere sugli importi delle addizionali comunale e regionale dell’Irpef;
- indica o modifica i dati del sostituto d’impostache effettuerà il conguaglio;
- indica o modifica il codice fiscale del coniugenon fiscalmente a carico;
- compila il quadro Iper la scelta dell’utilizzo in compensazione dell’eventuale credito che risulta dal modello 730;
- ritiene di non versare o di versare in misura inferiore gli accontidovuti;
- indica il numero delle rate mensili per versare le somme dovute a titolo di saldo e acconto;
- “congiunge” la sua dichiarazione con quella del coniuge.
In chiusura, il comunicato in commento invita coloro che non si sono ancora cimentati con la propria precompilata o che non hanno ancora premuto “invio” a causa di qualche dubbio, a sfruttare tutti i canali di assistenza dell’Agenzia. A tal riguardo, viene ricordato che è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30, lo sportello social di informazione attraverso il canale Messenger di Facebook, che fornisce supporto sull’uso della precompilata e risposte su problematiche di carattere generale. Inoltre, è altresì possibile consultare le FAQ presenti sul sito dell’Agenzia oppure rivolgersi ai call center (ai numeri 848.800.444 da rete fissa, 06 966.689.07 da cellulare).