4 Marzo 2024

La presenza fisica e la residenza fiscale

di Ennio Vial
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L’articolo 1, D. Lgs. 209/2023, ha riscritto le previsioni dell’articolo 2, comma 2, Tuir, in tema di residenza fiscale delle persone fisiche. La nuova norma, entrata in vigore dal 2024, continua a fare riferimento a tre criteri alternativi che devono essere verificati per la maggior parte del periodo di imposta.

Il nuovo criterio della presenza fisica solleva non poche perplessità e preoccupazioni, in considerazione del fatto che la norma stabilisce che si considerano anche le frazioni di giorno. Ciò che ne esce è che molti soggetti saranno considerati residenti in Italia in base alla normativa interna.

Il primo pensiero va agli studenti che risiedono vicino al confine e frequentano una università italiana. Il superamento dei 183 giorni è assolutamente possibile. In questi casi, volendo a questo stadio di analisi limitarci al momento alla norma interna, il problema può essere risolto constatando che spesso si tratta di persone fisiche che non percepiscono redditi. La cosa, tuttavia, non è affatto scontata e si pone inoltre il problema di monitorare eventuali investimenti detenuti all’estero come, ad esempio, un conto corrente con qualche regalia ricevuta dai genitori.

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