27 Dicembre 2017

La rilevanza dell’abitazione permanente nel determinare la residenza

di Marco Bargagli
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L’articolo 2, comma 2, del D.P.R. 917/1986prevede che: “ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile”.

In buona sostanza, il soggetto passivo (persona fisica) che, per la maggior parte del periodo d’imposta (generalmente 183 giorni, ossia 184 in caso di anno bisestile), risulta essere iscritto presso l’anagrafe dei cittadini residenti (requisito formale), ossia ha stabilito il proprio domicilio o la propria residenza sul territorio nazionale (requisiti sostanziali), sarà considerato residente in Italia.

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