5 Luglio 2014

La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati – parte II

di Viviana Grippo
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Riprendiamo il nostro approfondimento dai ratei.

In particolare i ratei attivi misurano quote di proventi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza, per la parte da essi misurata, dell’esercizio a cui si riferisce il bilancio.

Al contrario i ratei passivi misurano quote di costi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza, per la parte da essi misurata, dell’esercizio a cui si riferisce il bilancio.

La contropartita contabile dei ratei attivi o passivi è il conto di provento o di costo.

Anche in questo caso, il criterio da utilizzare al fine di valutare la quota di provento/costo da imputare al conto economico dell’esercizio in chiusura in base al criterio della competenza è quello del tempo fisico.

Facciamo degli esempi.

Alfa Srl, con esercizio coincidente con l’anno solare, riceve in pagamento fitti attivi. Il contratto di locazione decorre dal 1° marzo 2014 con un canone annuale di € 180.000,00 che viene riscosso posticipatamente il 28 febbraio 2015.

In tal caso avremo:

Contabilmente avremo:

al 31 dicembre 2014 si rileva il rateo attivo

Ratei attivi a Fitti attivi 150.904,10

al 28 febbraio 2015 rileverò, l’incasso dell’affitto con storno del rateo

Banca c/c a Diversi   180.000,00
  a Ratei attivi 150.904,10  
  a Fitti attivi 29.095,90  


Secondo esempio
.

Beta Srl, con esercizio coincidente con l’anno solare, corrisponderà, il 30 aprile 2015, interessi passivi per euro 10.000,00, relativi al semestre da novembre 2014 ad aprile 2015.

Saranno quindi di competenza 2014 € 4.000 e di competenza 2015 € 6.000 (calcolo fatto sulla base di una ipotetica competenza economica che fa imputare euro 4.000 al 2014 e 6.000 al 2015).

Contabilmente avremo la rilevazione del rateo passivo il 31 dicembre 2014:

Interessi passivi a Ratei passivi 4.000,00

Al 30 aprile 2015 rileverà il pagamento degli interessi con storno dei ratei passivi:

Diversi a Banca c/c   10.000,00
Interessi passivi a   6.000,00  
Ratei passivi a   4.000,00  

E’ quindi chiaro che con i ratei attivi e passivi andiamo ad imputare all’esercizio di competenza proventi e costi che si manifesteranno numericamente solo successivamente.

In generale, sia cioè con riferimento ai ratei che ai risconti, e come abbiamo già detto, il criterio di determinazione di essi è il tempo.

Ricordiamo che l’Oic 18 stabilisce che, ai fini di una corretta informazione, “qualora nelle voci D) dell’attivo ed E) del passivo dello stato patrimoniale siano iscritti ratei e risconti pluriennali necessita una loro separata indicazione nello stato patrimoniale al fine di evitare l’accorpamento in un’unica voce di valori eterogenei rispetto alla loro durata”.

Quanto alla nota integrativa, l’art. 2427 c.c. stabilisce che in essa debba essere indicata “la composizione delle voci “ratei e risconti attivi” e “ratei e risconti passivi” [….] quando il loro ammontare sia apprezzabile”.

Fatture da emettere e fatture da ricevere

Le fatture da emettere o da ricevere misurano la quota parte di ricavi o costi, per i quali, pur in assenza di contratti di durata, la manifestazione numeraria dell’operazione non avviene per intero nell’esercizio in cui si esplica la manifestazione economica.

Le fatture da ricevere verranno rilevate quando a fronte di acquisti fatti nell’esercizio trascorso, non è pervenuta fattura al 31.12, il costo, difatti, deve essere considerato comunque di competenza anche se non si è manifestato finanziariamente.

Al contrario le fatture da emettere verranno rilevate quando a fronte di vendite effettuate nell’esercizio trascorso non è stata ancora fatta alcuna rilevazione, non essendo stata emessa alcuna fattura. Il ricavo deve essere considerato comunque di competenza anche se non si è manifestato finanziariamente.

Facciamo degli esempi.

Alfa Srl, con esercizio coincidente con l’anno solare, ha stipulato un contratto per la fornitura di un servizio alla società Beta spa.

Il contratto, è stato stipulato il 15 novembre 2014, avrà durata biennale e sarà fatturato trimestralmente.

La fattura relativa al trimestre novembre 2014-gennaio 2015 verrà emessa il 31 gennaio 2015.

La prestazione fatturata al 31 gennaio ammonta a euro 6.000 di cui 4.000 relativi a novembre e dicembre 2014 e 2.000 relativi a gennaio 2015.

Quali saranno le scritture contabili?

Al 31 dicembre 2014 Alfa rileverà il ricavo di competenza 2014 con la seguente scrittura:

Fatture da emettere a Ricavi 4.000,00

Al 31 gennaio, emessa la fattura, Alfa rileverà:

Crediti vs clienti a Diversi   7.320,00
  a Fatture da emettere 4.000,00  
  a Ricavi 2.000,00  
  a Iva a debito 1.320,00  

Il 15 febbraio la fattura sarà saldata e Alfa rileverà la seguente scrittura:

Banca c/c a Crediti vs cliente 7.320,00

Al contrario la società Beta spa al 31 dicembre 2014 rileverà il costo di competenza:

Costo a Fatture da ricevere 4.000,00

Al 31 gennaio Beta riceverà la fattura da Alfa srl e provvederà a rilevarla:

Diversi a Debiti vs fornitore   7.320,00
Fatture da ricevere a   4.000,00  
Costo a   2.000,00  
Iva a credito a   1.320,00  

Quanto alla rilevazione tra le poste di bilancio il conto fatture da emettere deve essere iscritto nella voce D6, tra i debiti verso i fornitori, il conto fatture da emettere va iscritto nella voce CII 1) tra i crediti verso clienti.