La rilevazione dei canoni di leasing
di Viviana Grippo
Il leasing è un’operazione intercorrente tra una società di leasing (locatore o concedente) e un altro soggetto (locatario) con la quale il locatore si impegna a concedere in uso, contro pagamento di un canone, al locatario un bene mobile o immobile, acquisito o costruito, con la facoltà del locatario di acquistarne la proprietà al termine del contratto (previsione valida per i contratti finanziari).
I contratti di leasing si distinguono in:
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leasing finanziari,
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leasing operativi.
I primi comportano il trasferimento in capo al locatario dei rischi e dei benefici inerenti il bene oggetto del contratto, in tal caso il concedente è la società di leasing, i leasing operativi invece non comportano il trasferimento dei rischi e dei benefici e il concedente normalmente coincide con il produttore del bene.
Nel presente contributo ci occuperemo dei soli leasing finanziari, per il leasing operativo valgono le disposizioni dettate per i noleggi, vedasi la RM 175/E del 2003.
I metodi contabili di rilevazione del leasing sono due (forse sarebbe meglio dire uno visto che il secondo di cui parleremo brevemente non è conforme alla normativa civilistica e fiscale italiana):
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metodo patrimoniale,
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metodo finanziario.
Metodo patrimoniale
Va innanzi tutto detto che è necessario determinare quale è la quota di canoni di competenza di ciascun esercizio, tale calcolo, che può essere fatto in diverse maniere, deve definire la competenza del costo pluriennale per ciascun esercizio (si tratta quindi di un dato differente rispetto a quello puramente contabile, difatti potrebbero essere contabilizzati nel corso dell’esercizio anche canoni di competenza precedente ovvero successiva) tenuto conto della durata complessiva del contratto.
Sostanzialmente appare corretto predisporre una scheda riepilogativa per ogni contratto in modo da poter confrontarne il contenuto, che esprime la competenza, con i dati contabili.
I canoni di leasing andranno imputati tra i costi per godimento beni di terzi nella voce B.8 di Conto Economico.
Alla fine di ogni esercizio occorrerà calcolare il risconto o rateo del costo leasing per adeguare l’importo del costo rilevato durante l’anno al costo di competenza calcolato, come detto, quale quota parte del totale dei costi (maxicanone + canoni) imputabile all’esercizio in relazione alla durata del contratto medesimo.
In particolare, se i canoni contabilizzati sono superiori a quelli di competenza si rileverà un risconto attivo, se i canoni contabilizzati sono inferiori a quelli di competenza si rileverà un rateo passivo.
Terminato il leasing, nel caso avvenga il riscatto, il bene sarà iscritto tra le immobilizzazioni materiali al prezzo di riscatto e inizierà il relativo ammortamento.
Prima di procedere con la rilevazione delle scritture contabili va anche sottolineato che in origine era previsto l’obbligo di iscrizione degli impegni legati al contratto di leasing tra i conti d’ordine, la previsione di tale informazione in nota integrativa a fatto venir meno l’obbligo di indicazione tra i conti d’ordine (si riporterà comunque di seguito anche tale registrazione contabile).
Procediamo con ordine rilevando dapprima gli impegni:
Immobilizzazioni in leasing (co) a Leasing su immobilizzazioni (co) 150.000,00
Quindi registriamo l’arrivo della fattura relativa al maxicanone (la registrazione è la medesima che faremmo all’atto del ricevimento mensile della fattura del canone di leasing):
Diversi a Debiti vs fornitori (sp) 48.800,00
Canoni di leasing (ce) 40.000,00
Iva a credito (sp) 8.800,00
Pagato il maxicanone il relativo importo andrà stornato dagli impegni:
Leasing su immobilizzazioni (co) a Immobilizzazioni in leasing (co) 40.000,00
A fine anno, come detto, provvederemo a riscontare i leasing di competenza futura (o a imputarne con la rilevazione di un rateo):
Risconti attivi (sp) a Canoni di leasing (ce) 35.000,00
La società a fine contratto decide per il riscatto del bene, rileveremo in tal caso l’iscrizione dei beni tra le immobilizzazioni:
Diversi a Debiti vs fornitori (sp) 7.320,00
Macchinari (sp) 6.000,00
Iva a credito (sp) 1.320,00
Metodo finanziario
Il metodo finanziario prevede l’iscrizione del bene tra i cespiti ed il suo ammortamento sin dall’inizio del contratto. La registrazione contabile rileverà da una parte il cespite, al costo sostenuto dal concedente, e dall’altra il debito verso il concedente. Tale debito verrà poi stornato attraverso il pagamento della quota capitale del canone di locazione periodico. Gli interessi verranno direttamente imputati al conto economico.
Come abbiamo già detto i nostri principi contabili sanciscono l’esposizione dei leasing in bilancio secondo il metodo patrimoniale, tuttavia la Cassazione, attraverso le proprie pronunce, si è espressa nel senso di ammettere la patrimonializzazione dei beni in leasing.