La settimana finanziaria
di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
Tranquillità dopo il FOMC
I mercati azionari hanno vissuto una settimana sostanzialmente priva di spunti particolari, dopo la sorpresa positiva della settimana passata, generata dai commenti della Federal Reserve in merito al tapering. Il dinamismo delle borse è stato anche rallentato da una serie di festività locali in Asia. Il Dow ha perso circa 70 centesimi, lo S&P circa 60, mentre il Nasdaq ha guadagnato 0.34 punti.
Analoga dinamica per l’Eurostoxx 50, che scivola di un quarto di punto. Anche la performance del dollaro è risultata orientata ad una sostanziale stabilità, con il biglietto verde che si è mosso nel range delimitato dai livelli pari a 1.3480 e 1.354.
Analoga dinamica per l’obbligazionario. Ritorna ad allargarsi lo spread BTP-Bund a causa delle tensioni politiche in Italia.
Il Fiscal Cliff di nuovo in vista
Dopo la mossa a sorpresa della Federal Reserve, che ha generato una serie di movimenti positivi nei mercati, nella settimana appena trascorsa, caratterizzata da pochi dati di rilievo di carattere macro e da pochi interventi delle autorità monetarie, gli operatori sono tornati a concentrarsi soprattutto sulle dinamiche relative al Budget americano, con il ritorno del tema del cosiddetto Fiscal Cliff, che era stato uno dei principali ostacoli con i quali il mercato ha dovuto confrontarsi lo scorso anno. E’ evidente che il primo elemento sul quale Democratici e Repubblicani ritorneranno a scontrarsi è il controverso capitolo relativo all’ObamaCare, che assumerà una importanza tattica già dal fine settimana, unitamente a una legge che permetterà di modificare le opzioni tecniche che il Governo Federale ha per quanto riguarda le possibilità di finanziamento e di pagamento delle fatture. Tutto ciò alla luce del fatto che il segretario del Tesoro J.Lew ha inviato al Congresso una comunicazione con la quale avvisa che il tesoro potrà varare misure straordinarie per aggirare il tetto del debito solo fino al 17 Ottobre, mentre il raggiungimento del Debt Ceiling è previsto nella data immediatamente successiva del 22 Ottobre, a seconda dei movimenti di cassa e delle manovre correttive che verranno impostate. Gli Stati Uniti si ritroverebbero con solo 30 Bn USD in Cash e con una serie di uscite per spese assistenziali e militari per 55 Bn USD in scadenza all’inizio di Novembre.
E’ anche abbastanza chiara la posizione dell’Amministrazione Obama, come traspare dal commento del Portavoce della Casa Bianca Jay Carney: “il Presidente non tratterà sul tetto del debito”. La ricerca quindi di una soluzione al problema del Debt Ceiling tocca al Congresso.
I mercati, come delineato da alcuni commentatori, sembrano poco inclini a lasciarsi innervosire, come avvenuto nell’Agosto 2011 e Dicembre 2012, ma ciò può prolungare l’incertezza e il muro contro muro tra Repubblicani e Democratici: manca la pressione dei mercati che è il fattore principale che ha sempre portato le parti ad un accordo.
Oriente in Stand-By, storie specifiche in USA ed Europa
La performance delle borse dell’Estremo Oriente, anche a causa di un’altra serie di festività locali, ha dimostrato un atteggiamento abbastanza attendista degli operatori, dopo le buone notizie provenienti dal FOMC. Uno spunto positivo è stato invece fornito da una serie di speculazioni apparse sul Nikkei Shinbun nella giornata di Giovedì in merito ad una possibile riduzione delle tasse per le imprese e la possibilità che il Governo giapponese indirizzi l’Asset Allocation dei fondi pensione verso un incremento in investimenti con maggior grado di rischiosità, ovvero Equity. La notizia ha permesso all’indice di Tokyo una progressione di 3 punti percentuali, con una chiusura a +1.2% dopo aver perso quasi il 2% e a portato la propria performance da inizio anno al +41%. Non ci sono state in settimana particolari news provenienti dalla Cina.
Negli Stati Uniti e in Europa non ci sono state Corporate News particolarmente di rilievo ma l’interesse degli operatori è stato tenuto vivo da alcune storie specifiche, come la debacle di BlackBerry: dopo una serie di dati disastrosi, 1Bn USD di perdite sul trimestre, al di là di ogni aspettativa negativa, ed il licenziamento di 5000 persone il Gruppo canadese sarà probabilmente acquisito da Fairfax per la cifra di 4.5 Bn di Usd.
Verrà praticamente smantellata la parte Consumer: gli Smartphone canadesi sono già stati eliminati dagli scaffali dei punti vendita TMobile.
Applied Materials, leader dell’equipaggiamento industriale per la costruzione di semiconduttori ha acquistato per 10 Bn USD il proprio principale concorrente Tokyo Electron in quello che è stato considerato il deal di maggiore entità realizzato da una entità occidentale su una compagnia nipponica negli ultimi dieci anni, peraltro positivamente considerato dagli analisti di settore.
In Italia invece infuriano le polemiche in merito all’ acquisizione di Telco da parte di Telefonica, che diventerebbe così l’azionista di riferimento per Telecom Italia. Il principale dubbio degli analisti è riconducibile al livello molto elevato dei debiti di entrambe le compagnie. Il governo, da quanto risulta dalle ultime indiscrezioni sembra orientato a voler contrastare Telefonica varando misure che fanno leva sulla sicurezza nazionale.
Analoghe perplessità si stanno sviluppando sulla sostenibilità del deal Alitalia/AirFrance, con possibili ripercussioni che potrebbero portare al ridimensionamento in termini di importanza di scali come Fiumicino.
L’Europa, il risultato del voto tedesco e le nuove tensioni in Italia
In Europa proseguono le speculazioni sulle ipotesi della formazione del nuovo governo in Germania: Angela Merkel ha ottenuto si una vittoria “schiacciante” , con il 41.5% dei consensi ma i suoi alleati del FPD sono stati “schiacciati” e logorati dall’ultimo periodo al governo, tanto da essere passati dal 15% a meno del 5% che non ha permesso loro di superare la soglia di sbarramento.
Questa evidenza rende particolarmente difficile strutturare una grande coalizione, anche se Schaeuble, ministro delle finanze uscente ha prospettato la possibilità che una delle opzioni percorribili potrebbe essere quella di una coalizione con i Verdi, che hanno raggiunto circa l’8.5% dei consensi ma che temono una sorte analoga in termini ridimensionamento.
L’Italia è di nuovo preda delle turbolenze politiche generate dalla possibile decadenza da senatore di Berlusconi. I parlamentari del PDL minacciano dimissioni in massa che potrebbero staccare la spina al governo Letta.
Settimana cruciale in temini di dati macro
La prossima settimana rappresenterà un periodo decisamente importante in termini di dati macro negli USA. Con l’enfasi data dalla FED alla creazione di nuovi posti di lavoro come principale indicatore economico, la pubblicazione del Labour Report rappresenterà il punto di riflessione più importante della settimana. Saranno da seguire anche gli Indici ISM eil Chicago Purchasing Manager Index.
In Europa verranno pubblicati tutti gli indici PMI e una serie di indicazioni legate all’inflazione.
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