La settimana finanziaria
di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
Positive le Borse di Europa ed Asia, negativa Wall Street
Gli operatori americani non hanno avuto dati macro particolari sui quale concentrarsi, visto che la settimana appena trascorsa è quella successiva al Labor Report, in genere molto povera di indicazioni, fatta eccezione per la pubblicazione del Beige Book che, anche se contraddistinto da una costruzione e un assemblaggio dei dati abbastanza aneddotico, ha fornito indicazioni abbastanza uniformi, anche se non esaltanti, in merito allo stato dell’economia USA. Il tono è stato messo forse in dubbio dalle Vendite al dettaglio, che sono risultate decisamente sottotono: la lettura per il mese di dicembre è stata pari a -1% contro attese flat. Inoltre il dato del mese precedente è stato rivisto da 0.1% dallo 0.5% pubblicato. Migliore delle attese invece l’Empire Manufacturing Index.
S&P -0.72%, Dow -0.9%, Nasdaq -0.34%.
L’Asia ha continuato a mostrare una dinamica favorevole, con le borse cinesi che sembrano voler proseguire il rialzo del 2014, sostenute soprattutto dalle affermazioni del Governo di Pechino, determinato a sostenere la crescita economica attraverso l’attuazione delle riforme e dei programmi di investimento delineati l’anno scorso durante il Plenum del Partito Comunista. Il Giappone continua a beneficiare dei movimenti Forex mentre il tonfo delle materie prime e del petrolio pesa in modo determinante sull’indice di Sidney.
Nikkei +1.32%, HK +1.9%, Shanghai +1.31%, Sensex +2.6%, ASX -0.93%.
I mercati azionari europei hanno mostrato la miglior performance, in termini di blocchi continentali, in attesa dell’annuncio del Quantatitative Easing che sembra ormai imminente e sembra essere stato anticipato dalla mossa a sorpresa della Banca Nazionale Svizzera. L’abbandono del livello minimo di cambio sembra in effetti a molti analisti una mossa anticipatoria. Nel caso il QE venisse lanciato il tetto sarebbe stato infinitamente costoso da mantenere in essere. Quindi meglio agire prima, anche a costo di scatenare, come puntualmente successo, l’ira di tutti i CEO dei grandi esportatori elvetici. In chiusura di settimana spicca il commento da parte del Fondo Monetario Internazionale. Il Managing Director di IMF, Christine Lagarde ha affermato che il prezzo del petrolio al livello attuale e la ripresa economica in America non saranno sufficienti a risollevare l’economia globale che necessita politiche audaci per evitare un periodo di sviluppo mediocre, visto che, a sei anni dall’esplodere della crisi globale il mondo fa fatica a riprendersi. La domanda deve essere urgentemente supportata da importanti investimenti infrastrutturali. Negli ultimi giorni sembra calato il nervosismo in merito alle elezioni in Grecia.
MSCI -0.91%, EuroStoxx50 +2.08%, FtseMib +1.6%.
La mossa a sorpresa della Banca Centrale Svizzera ha fatto si che la debolezza dell’Euro contro CHF si travasasse anche nel rapporto Dollaro/Euro, che ha visto il biglietto verde accelerare contro la valuta comunitaria. Dopo aver bucato la settimana scorsa il livello di 1.18 sotto la spinta della volatilità, il Dollaro ha raggiunto quota 1.159, il livello più elevato dal 2009
Crolla il Petrolio ed inizia la Reporting Season relativa al 4Q 2014
La settimana si è dimostrata molto volatile anche per i mercati americani, soprattutto a causa del crollo sotto i 45 dollari al barile del prezzo del petrolio, che ha pesato soprattutto sulle Energy Stocks.
Venerdì scorso la pubblicazione dei dati relativi del mercato del lavoro ha sorpreso positivamente gli analisti, con il numero delle buste paga in calo ma migliori delle attese, 240K vs 228K e con una revisione al rialzo del dato precedente, 345K vs 314. Anche il tasso di disoccupazione si riduce da 5.8% al 5.6%, contro attese per 5.7%. Più debole invece il dato sugli Hourly Earnings, il dato più debole dal 2006, che a questo punto potrebbe, vista la potenzialità deflattiva, far slittare in avanti sull’orizzonte temporale l’aumento dei tassi in America.
Il Beige Book, ha evidenziato per tutti i distretti una crescita economica che va da “modesta” a “moderata” e il livello del prezzo del petrolio appesantisce a questo proposito aree come il Texas. Le vendite al dettaglio sono risultate decisamente sottotono: la lettura per il mese di dicembre è stata pari a -1% contro attese flat. Inoltre il dato del mese precedente è stato rivisto da 0.1% dallo 0.5% pubblicato. È partita la Reporting Season relativa al 4Q 2014 e, come al solito, è Alcoa a inaugurare la stagione delle trimestrali, mostrando numeri migliori delle aspettative, con domanda in crescita più del previsto da parte dei settori Automotive ed Aerospace. Il Leader mondiale dell’alluminio ha affermato che la domanda globale crescerà nel 2015 del 7%. I numeri dimostrano la validità della strategia intrapresa, che ha visto Alcoa muoversi lungo la filiera, eliminando molti siti di raffinazione e concentrandosi su processi a valle ad alto contenuto tecnologico, come i componenti per l’industria aerospaziale. JPM ha pubblicato una trimestrale marginalmente migliore delle attese, ma ha visto ridursi drasticamente il risultato derivante dal Fixed Income Trading e le Legal Expenses ancora inaspettatamente più alte delle previsioni per una serie di “litigation” ancora aperte. Analogamente Wells Fargo, che al momento è la banca americana con capitalizzazione più elevata ha visto crescere le voci legate ai costi per il Risk Control and Management e le spese per il personale, pur arrivando ad un EPS sul trimestre leggermente migliore delle aspettative. Negativa invece la trimestrale di Citigroup: EPS a 6 cents contro 9 attesi. Anche per il gruppo guidato da Corbat il problema è il FI Trading che non è diminuito del 5% QoQ, come anticipato dal CEO, ma ben del 14%.
A Hong Kong i due giganti che fanno capo al miliardario Li Ka-Shing, Hutchinson Wampoa e Cheung Kong, salgono ai massimi storici dopo l’annuncio della fusione e successiva ristrutturazione delle due entità. In Giappone, dopo che l’aumento dell’IVA ha di fatto riportato il Sol Levante in recessione, il parlamento dovrebbe approvare il Budget record a supporto della crescita economica di 814 Bn USD. Bank Of Japan da parte sua ha annunciato di stare considerando l’estensione, al fine dello stimolo alla crescita economica, di alcuni “lending Program” destinati a scadere in Marzo. Buoni i risultati del mercato del lavoro in Australia, dove la Banca Centrale ha tenuto invariati i tassi. Pesante in settimana il rintracciamento delle commodities, dopo il crollo del petrolio e dopo che il rallentamento in Cina ed in Europa ha spinto l’indice calcolato da Bloomberg sui metalli industriali al minimo degli ultimi 12 anni. Spicca la discesa del Rame, al livello più basso dal 2009.
I mercati azionari europei hanno vissuto un’altra settimana contraddistinta da una notevole volatilità, innescata come al solito dal prezzo dell’Oil e conseguentemente dal peso che le Energy stocks ha negli indici. Inoltre ulteriori movimenti sono stati generati dalla decisione a sorpresa da parte della Banca Centrale Svizzera di sganciare il livello del Franco dall’1.2 contro Euro. L’effetto è stato immediato e devastante: l’indice di Zurigo ha perso 7 punti percentuali e la valuta elvetica ha immediatamente cominciato a trattare a 1.05 contro Euro.Contestualmente il tasso sui depositi è stato portato a -0.75. Solo lunedì scorso il vicepresidente della Banca Centrale aveva affermato che il plafond a 1.2 sarebbe rimasto la chiave di volta della politica monetaria di SNB. L’indebolimento dell’Euro e il fatto che molti analisti vedono l’abbandono del livello pari a 1.2 come manovre di posizionamento prima del Quantitative Easing di ECB, hanno permesso un netto recupero della maggior parte degli indici continentali.
La Reporting Season entra in trazione, pochi i dati Macro
Settimana in arrivo piuttosto leggera in termini di comunicazioni macroeconomiche, tenendo anche in considerazione le chiusure relative alla festività del Martin Luther King Day nella giornata di lunedì: soprattutto verrà pubblicata una serie di dati utile per esaminare lo stato del mercato immobiliare, ovvero Housing Starts, Building Permits, ed Existing Home Sales, unitamente ai consueti dati settimanali relativi ai Jobless Claims. Per quanto riguarda la Reporting Season, la pubblicazione delle trimestrali entra nel vivo: riporteranno Halliburton, AMD, JnJ, Morgan Stanley, Amex, Ebay, Verizon, General Electric e tra le altre Mc Donald’s.