La settimana finanziaria
di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
a cura della Direzione Investment Solutions – Banca Esperia S.p.A.
Settimana moderatamente positiva per i mercati azionari
Wall Street fa nuovamente segnare i massimi storici per poi ritracciare, dopo una serie di dati indicanti una crescita economica americana forse inferiore alle aspettative.
S&P +0.55%, Dow +0.58%, Nasdaq +1.32%
L’ Asia è stata influenzata di nuovo soprattutto dalla pubblicazione di rilevazioni macroeconomiche in Cina non propriamente convincenti e dalla Reporting Season nipponica, che ha visto la pubblicazione degli utili di numerose banche, di Sony e di Nissan.
Nikkei +0.95%, HK +3.69%, Shanghai +0.48%, Sensex +6.38%, SPX+0.62%.
In Europa i mercati azionari si sono mossi in maniera erratica, con la delusione per i dati macro che ha di fatto spento l’euforia post ECB. Continua ad aleggiare lo spettro di un confronto su larga scala in Ucraina. L’indice italiano viene colpito da numerosi movimenti di alleggerimento, legati non solo al GDP ma anche ai risultati aziendali, soprattutto quelli del comparto creditizio.
MSCI +0.66%, EuroStoxx50 +1.61%, FtseMib -0.26%.
I bond periferici avevano già mostrato una performance incerta anche a causa dell’incombere di una notevole serie di aste, soprattutto riferibili ai BTP (compreso anche il piazzamento “in Syndicate” del BTP a 15 anni), ma hanno poi subito un allargamento molto veloce che ha visto lo spread BTP Bund riportarsi a 180 punti base.
Dopo le parole di Draghi l’Euro ha cominciato a indebolirsi contro Dollaro, perdendo circa 3.5 figure, per stabilizzarsi poi in chiusura di settimana nell’intorno di 1.37, livello già testato all’inizio del mese di Marzo. Il Dollaro si è anche indebolito contro Yen, con la valuta nipponica a 101.5, livello che disturba la performance degli esportatori giapponesi.
Indicatori macro in affanno in Usa, incerti in Cina, negativi in Europa
La settimana non presentava particolari appuntamenti di carattere Macro, fatta eccezione per le vendite al dettaglio, che sono risultate più deboli del consensus, e per i dati relativi ad Industrial Production & Capacity Utilization, anch’essi decisamente peggiori delle previsioni.
I mercati azionari hanno fatto segnare nuovamente massimi storici successivamente all’intervento di Janet Yellen la scorsa settimana, per poi ritracciare anche sulla spinta delle rilevazioni economiche.
Anche il Newsflow, proveniente dall’America, non è stato particolarmente denso di notizie societarie. Nel Tech Apple è finita al centro dei commenti specializzati dopo che il Financial Times e altre fonti hanno affermato che la casa di Cupertino è intenzionata ad acquisire Beats per oltre 3Bn USd. Twitter si stabilizza dopo che anche BofA, dopo Morgan Stanley, ha modificato il proprio rating da Negative a Neutral.
Si è chiusa la Reporting Season, con Tesla che ha perso il 12% dopo che gli utili non hanno pienamente convinto gli analisti. Anche Dean Foods ha riportato sotto le attese. Nvidia ha pubblicato numeri migliori delle attese, ma gli analisti sono comunque preoccupati per le guidance, che continuano a evidenziare un forte rallentamento nelle vendite prospettiche di personal computer. Computer Sciences ha pubblicato un report particolarmente positivo che ha permesso al provider di servizi per centri di calcolo di vedere alcuni broker modificare al il target price per l’anno in corso.
Nel Retail risultati inferiori alle aspettative per Ralph Lauren, mentre Gap ha portato buoni risultati e guidance solide.
In Asia la settimana è stata contraddistinta da una serie di dati, soprattutto in Giappone, con connotazione nettamente divergente, che però hanno generato una sostanziale tenuta degli indici.
A Tokyo un GDP migliore delle aspettative sposta lungo l’orizzonte temporale degli investitori la possibilità di ulteriori manovre espansive che il Chairman di BoJ, Kuroda, aveva intenzione di implementare nel caso di una crescita economica peggiore delle attese. La Reporting Season nipponica ha visto, invece, una serie di trimestrali inferiore al consensus, soprattutto per Sony e per i tre principali gruppi bancari giapponesi, con conseguente impatto negativo sul comparto Consumer Electronics e Financial. Inoltre, come di consueto, uno Yen che non cede terreno contro Dollaro ha danneggiato le quotazioni di tutti i titoli legati all’esportazione. Gli investitori mantengono la guardia piuttosto alta, in merito alle trimestrali a Tokyo e si preparano in realtà alla lettura dei dati relativi al secondo trimestre, che incorporeranno anche, e soprattutto, l’aumento dell’IVA scattato in primavera. Gli operatori non sembrano essere stati particolarmente influenzati dalla possibilità da parte del Fondo Pensione Statale, di una revisione della politica di Asset Allocation maggiormente orientata al mercato azionario.
Preoccupanti in Cina gli ultimi dati pubblicati, che indicano una produzione industriale sotto le attese, +8.7% in Aprile contro aspettative per +8.9%. Le vendite al dettaglio crescono del 11.9% e l’investimento in Fixed Assets del 17.3%. Le cifre indicano che, come già accennato in precedenza, la Cina probabilmente non raggiungerà il livello di crescita del 7.5% precedentemente stabilito. Alle notizie di carattere macro poco confortanti si aggiunge il report che indica come i “bad loans” abbiano mostrato l’incremento più alto dal 2005. A fronte di un set di informazioni sicuramente non confortanti, il Presidente Xi, riferendosi al documento programmatico sull’economia, pubblicato tre mesi fa in concomitanza con la riunione plenaria del Partito, ha nuovamente affermato che uno dei passi maggiormente necessari alla normalizzazione dei mercati cinesi è indubbiamente la possibilità di un ammorbidimento dei limiti in merito agli investimenti esteri in partecipazioni azionarie locali.
In netta controtendenza l’indice indiano, che si rafforza insieme alla Rupia dopo i risultati elettorali che vedrebbero prevalere nettamente il blocco della coalizione d’opposizione che fa riferimento a Narendra Mori.
La settimana europea ha visto i mercati azionari cominciare a ritracciare nella giornata di Venerdì soprattutto dopo aver ben ponderato le parole di Draghi a margine della riunione BCE di Giovedì: gli operatori hanno riflettuto sul fatto che il Governatore della BCE ha promesso iniziative per il meeting di Giugno, ma non ha parlato in modo esplicito di Quantitative Easing, argomento che è stato nelle ultime settimane il principale propellente per l’euforia di mercato. Alcuni, come il Governatore della Banca Centrale Austriaca, Nowotny, hanno però affermato che se ECB decidesse di muoversi a Giugno una riduzione dei tassi non avrebbe effetti particolari e sarebbe necessario passare ad “armi non convenzionali.”.
L’inasprimento della crisi in Ucraina non sembra avere ancora avuto effetti devastanti, nonostante l’incrociarsi di referendum, combattimenti, sanzioni economiche e forniture di gas. Probabilmente uno scenario come questo è uno dei motivi che spiega la pubblicazione di uno ZEW Index in Germania caratterizzato da una componente Current molto buona ma anche, a sorpresa, da una parte previsiva particolarmente debole. Ciò che ha invece innescato un movimento molto veloce di presa di profitto sulle borse continentali è stata la pubblicazione del GDP che ha visto inaspettatamente contrarsi i valori actual per tutti i paesi, Germania esclusa. L’effetto è stato pesante anche sulla performance dei bond periferici, che hanno vistosamente allargato contro Bund. Cominciano però anche a diffondersi commenti preoccupati in merito alle elezioni europee, con un aumento della percentuale degli euroscettici.
Reporting Season ancora in piena attività in Europa. Telefonica ha riportato peggio delle attese, Alcatel invece riporta una perdita minore delle aspettative degli analisti e Arcelor Mittal dopo la pubblicazione degli utili ha ridotto le proprie stime per il consumo globale di acciaio per il FY 2014 mentre, sempre nello stesso comparto, il gigante tedesco della metallurgia, Thyssen-Krupp, ha riportato numeri migliori delle aspettative e ha rivisto al rialzo le proprie aspettative per il Full Year 2014. Anche la trimestrale di Airbus sembra avere battuto le attese degli analisti, sia in termini di utili, sia in termini di fatturato. Société Générale ha in programma di aumentare il dividendo mentre i numeri riportati da Telecom Italia deludono. Gli utili di Zurich sono risultati essere migliori delle attese, mentre Deutsche Post ha deluso le aspettative degli analisti. Merck potrebbe essere attiva dopo aver rivisto al rialzo le proprie stime per utili e fatturato FY 2014.
Settimana entrante caratterizzata da pochi appuntamenti Macro
La prossima settimana sarà contraddistinta da un calendario Macro piuttosto rarefatto, dove l’appuntamento principale sarà indubbiamente rappresentato dalle minute dell’ultimo FOMC. Chiuderanno la settimana le rilevazioni dei consueti Jobless Claims e i dati relativi a New & Existing Home Sales.
La Reporting Season si chiude in Europa con la trimestrale di Vodafone.
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