La settimana finanziaria
di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.a cura della Direzione Investment Solutions – Banca Esperia S.p.A.
Si attendono i dati del Labor Rept, ma Draghi fa da propellente all’Europa
I mercati americani hanno superato la sorpresa negativa data dall’atteggiamento più hawkish del previsto della Federal Reserve, quando la settimana scorsa aveva dato un a Time Table per i prossimi rialzi del costo del denaro. E’ stata la stessa Yellen a riportare la calma con un atteggiamento più possibilista durante uno degli ultimi interventi. Gli analisti hanno atteso il Labor Report e cominciano a concentrarsi sull’inizio della Reporting Season.
Dow +2.15 %, S&P +1.9%, Nasdaq +2.09%.
I mercati asiatici si dimostrano in settimana nuovamente i migliori performer, con gli investitori che non si curano più di tanto dei dati non troppo confortanti (ma nemmeno catastrofici) della Cina e speculano sul ruolo del Governo cinese. Anche in Giappone i mercati si aspettano qualche misura straordinaria di stimolo per controbilanciare l’aumento dell’IVA ed il suo impatto sui consumi.
Nikkei +2.5%, Hang Seng +2.04%, Sidney +1.04% , Shanghai +0.8%.
Molto positiva la performance dell’Europa, con un Eurostoxx50 che fa segnare un +2.33%. Gli indici europei hanno reagito soprattutto all’intervento di Draghi al termine della riunione della Banca Centrale Europea. Il sentiment positivo sui mercati è stato anche consolidato da dati macro indicanti una configurazione economica leggermente migliore delle aspettative per l’area Euro e il passaggio in secondo piano della crisi Russia/Ucraina.
Il Dollaro questa settimana si è spinto fino a 1.383 per poi tornare a rafforzarsi fino ad 1.37 dopo gli statement di Draghi successivi al meeting della Banca Centrale Europea. Il rafforzamento contro Yen è stato invece costante ed ha portato il “Greenback” da 102 a 104, modificando anche il quadro tecnico e potrebbe riportarsi in prima istanza verso il livello di 106 visto a fine anno. Ciò autorizzerebbe gli esportatori giapponesi a sognare nuovamente un rapporto Dollaro Yen a 110.
L’atteggiamento di Draghi molto più accomodante del previsto e molto più guardingo nei confronti della deflazione ha permesso una netta progressione di tutti i mercati obbligazionari, con i periferici come migliori performer e con uno Spread BTP Bund che si dirige verso i 160 punti base.
Attesa per Labor Report e Meeting BCE
Le affermazioni di Janet Yellen, convinta che l’economia Americana abbia tuttora bisogno di supporto, hanno permesso una netta progressione di Wall Street. Il cardine dell’approccio del Neo Presidente della FED rimane sempre il dubbio in merito alla tenuta del mercato del lavoro, che verrà, tra l’altro, testata in chiusura di settimana. La chiave di lettura della settimana è comunque rimasta l’attesa per il Labor Report, e soprattutto la possibilità di capire se veramente sarà possibile separare l’influsso delle cosiddette “Adverse Weather Conditions” dal vero percorso di crescita dell’economia USA. Il dato, pubblicato nella giornata di venerdì ha poi effettivamente evidenziato una tenuta del tasso di disoccupazione al 6.7%, ma sono state le buste paga a convincere gli analisti. Nonostante un dato più basso delle attese hanno infatti mostrato una lettura, per i mesi precedenti, rivista di ben 22K unità. Per la prima volta il Private Employment è tornato a livelli pre-recessione. In crescita anche il tasso di partecipazione.
Sembrano, invece, recedere le tensioni legate alla situazione Ucraina, grazie al possibile tentativo di soluzione diplomatica, con il contatto diretto tra Obama e Putin nel finesettimana, seguito dall’incontro tra il segretario di Stato Kerry ed il suo omologo russo. Le tensioni geopolitiche non sono risolte, ma almeno la situazione non sembra destinata ad esplodere.
La settimana per i mercati asiatici si è nuovamente configurata in modo positivo nonostante una serie di dati in Cina non propriamente incoraggianti: la pubblicazione di un indice HSBC/Markit è risultata si peggiore delle attese, ma ha alimentato la speculazione che il Governo cinese, come anticipato in settimana dal Premier Li, possa avere qualche misura straordinaria da giocare “a sorpresa” per garantire la tenuta dell’espansione dell’economia di Pechino. Li evidenzia anche i due principali rischi per la Cina: l’eccessivo indebitamento e gli insostenibili livelli d’inquinamento raggiunti dal paese del dragone.
Inoltre spicca il comunicato del Governo cinese, che ha deciso una serie di emissioni per il 2014, 24 Bn USD, per finanziare la costruzione di nuove linee ferroviarie nelle regioni meno sviluppate e un regime fiscale agevolato per una serie di piccole /medie imprese. Il provvedimento ha evidentemente favorito il rialzo di tutti i titoli del comparto Railways. Secondo default sulle cedole, per 29 milioni di dollari, di un produttore di materiale per edilizia su un bond emesso lo scorso anno.
A Tokyo le principali imprese segnalano una certa confidenza in merito alle possibilità che le misure impostate dal Primo Ministro Abe potrebbero avere nella lotta alla deflazione. In chiusura di settimana il Dollaro si rafforza contro Yen, soprattutto grazie alle rilevazioni positive di carattere macro in America e permette una netta accelerazione degli esportatori nipponici, nonostante la pubblicazione di un Tankan Index piuttosto fiacco.
Gli indici europei hanno vissuto una settimana decisamente positiva. Erano forti e tangibili le aspettative per ulteriori provvedimenti da parte di BCE, soprattutto dopo la pubblicazione dei CPI e dalle affermazioni del Presidente di Bundesbank Weidmann che, come riportato nel numero precedente della Settimana sui Mercati, aveva espresso alcune sue considerazioni su Quantitative Easing e tassi negativi. Il flusso di dati positivi è proseguito con le vendite al dettaglio in Germania, migliori delle attese. I PMI manifatturieri definitivi sono risultati leggermente inferiori alla cosiddetta lettura Flash, ma hanno evidenziato dei valori migliorativi per Italia e Spagna.
Draghi, nella conference successiva alla decisione di non apportare alcuna variazione ai tassi, ha affermato che i livelli del costo del denaro rimarranno dove sono ora o potrebbero, se necessario, essere ulteriormente ridotti.
Il Quantitative easing potrebbe essere una strada percorribile ma la ECB dovrà avere un approccio improntato all’ unanimità prima di procedere all’utilizzo di strumenti non convenzionali.
Dal commento emerge chiaramente che la Banca Centrale Europea è pronta a qualsiasi tipo di approccio al fine di evitare un prolungato periodo di deflazione. I mercati hanno evidentemente gradito l’approccio e hanno ulteriormente accentuato il movimento al rialzo precedentemente impostato.
Settimana leggera in termini Macro. Ricomincia la Reporting Season
Come sempre la settimana successiva alla pubblicazione del Labor Report presenta meno appuntamenti Macro rispetto allo standard. Verranno pubblicati solo la Michigan Confidence, l’indice PPI, relativo all’inflazione dal lato produzione e, soprattutto, verranno rese disponibili le minute relative all’incontro del FOMC che si era tenuto il 19 Marzo.
Riprendono le pubblicazioni degli utili aziendali. Questa tornata riguarda il primo trimestre 2014 e, come al solito saranno i numeri del gigante dell’Alluminio Alcoa a dare il via, Giovedì, al flusso di comunicazioni. Venerdì sarà la volta di JP Morgan e Wells Fargo.
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