11 Febbraio 2020

La sottile differenza tra l’interpello “ordinario” e l’interpello “qualificatorio”

di Stefano Rossetti
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La scheda di FISCOPRATICO

Nell’ambito del rinnovato rapporto tra Fisco e contribuente si è reso necessario effettuare un’opportuna rivisitazione dell’istituto dell’interpello quale strumento giuridico con cui il contribuente può venire a conoscenza del parere dell’Amministrazione finanziaria su determinate tematiche di carattere fiscale.

Il D.L. 156/2015, in attuazione della Legge delega 23/2014, ha riordinato l’intera disciplina dell’istituto dell’interpello che, oltre a prevedere l’istituzione di diverse tipologie di istanze, ha disciplinato anche aspetti di ordine procedurale legati al possesso dei requisiti che deve integrare l’istanza per la sua ammissibilità e alla possibilità da parte dell’Amministrazione di poter richiedere maggiori informazioni al contribuente in un’ottica di reciproca collaborazione.

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