27 Luglio 2015

La verifica dello status del committente per i servizi digitali

di Marco Peirolo
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Le novità territoriali introdotte dall’art. 1 del D.Lgs. n. 42/2015 riguardano i servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici resi nei rapporti “B2C”, ossia a consumatori finali che non sono o che non dichiarano di essere soggetti passivi d’imposta.

In particolare, a seguito della modifica dell’art. 7-sexies, comma 1, lett. f) e g) del D.P.R. n. 633/1972, si considerano soggette a IVA in Italia, se rese a committenti non soggetti passivi d’imposta, “le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici, quando il committente è domiciliato nel territorio dello Stato o ivi residente senza domicilio all’estero” (lett. f) e “le prestazioni di telecomunicazione e di teleradiodiffusione, quando il committente è domiciliato nel territorio dello Stato o ivi residente senza domicilio all’estero e sempre che siano utilizzate nel territorio dell’Unione europea” (lett. g).

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