Lavorare in Smart working: benefici per le imprese e i dipendenti
di Luisa Capitanio – Imprenditrice, consulente di strategia e organizzazione per PMIVolevamo diventare digitali e non trovavamo mai il tempo per fare il passo? Sognavamo di lavorare dal tavolo di un bar così come vedevamo accadere nei telefilm americani?
A causa dell’ emergenza COVID liberi professionisti, lavoratori dipendenti ed imprese di qualsiasi dimensione, indipendentemente dalla loro volontà, hanno dovuto riorganizzare il proprio lavoro, obbligati – letteralmente – a portarsi l’ufficio a casa.
Con l’avvento dello smart working l’organizzazione precedente è stata stravolta, come sono stati stravolti i metodi di lavoro.
Ci basta pensare a quanta documentazione cartacea è diventata improvvisamente digitale, alle nuove piattaforme per la gestione di riunioni, alla crescita esponenziale dei software opensource con finalità molteplici come – giusto per fare un esempio – l’archiviazione condivisa di documenti.
Ora, possiamo serenamente dichiararlo, sia le imprese che i lavoratori hanno scoperto che implementare lo smart working come progetto strategico, porta notevoli benefici per entrambe le parti.
Il lavoro acquisisce una nuova dimensione, generatrice di comportamenti virtuosi come responsabilità e produttività.
I lavoratori dipendenti disposti a mettere in campo la propria capacità organizzativa e la propria autonomia, colgono senza dubbio alcuno i benefici dello smart working e ne diventano paladini.
Ecco dunque una lista dei possibili benefici per le imprese che implementano lo smart working strategico:
- lavorando per obbiettivi, il dipendente aumenta il proprio commitment e – statistiche alla mano – la sua produttività aumenta;
- definire gli obiettivi in modo chiaro per i propri collaboratori, comporta che l’impresa abbia prima definito i propri;
- percepita come realtà innovativa, aperta al cambiamento, l’impresa ci guadagna in reputazione;
- prevedendo la restituzione di uno specifico risultato, il bisogno di controllo si riduce e valori come la fiducia e il coinvolgimento, alla base dello smart working, permeano il rapporto di lavoro;
- diminuisce il tasso di assenteismo;
- intervengono necessarie revisioni organizzative e di processo e l’innovazione e il miglioramento continuo diventano pane quotidiano;
- l’innovazione spinge il bisogno di formazione, aumentano le skills dei dipendenti e cresce la competenza assoluta dell’impresa;
- la revisione e riorganizzazione degli spazi aziendali riduce il fabbisogno di metri quadrati. Ne beneficia il conto economico per la riduzione dei costi fissi e l’impatto ambientale si riduce (illuminazione, riscaldamento, raffrescamento etc.);
- la scoperta delle video call riduce all’indispensabile i viaggi: ci si muove quando davvero si può fare la differenza;
- riduzione dei costi, ottimizzazione dei processi, produttività dei lavoratori contribuiscono ad una maggiore redditività dell’azienda, che diventa più forte nella competizione globale;
Parimenti, anche i lavoratori dipendenti che abbracciano la modalità lavorativa dello smart working, incontrano molti benefici:
- riescono a conciliare meglio la vita professionale e quella personale (work-life balance);
- riducono notevolmente i tempi e i costi di spostamento per recarsi nel posto di lavoro;
- hanno più tempo da spendere con le loro famiglie e per i loro interessi personali;
- si sentono valorizzati professionalmente e la loro soddisfazione aumenta;
- si percepiscono parte integrante attiva e proattiva dell’impresa per cui lavorano e ne condividono i valori.
Sta nella capacità di collaborare di entrambe le parti l’opportunità di costruire insieme nuovi modelli organizzativi e di lanciare le imprese verso un futuro che ha come focus la sostenibilità sociale e ambientale.