12 Febbraio 2016

Le nuove soglie di punibilità e l’assoluzione con formula piena

di Luigi Ferrajoli
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Con la sentenza n. 891 del 13 gennaio 2016 la Terza Sezione della Corte di Cassazione, in applicazione del nuovo regime penale tributario in vigore dal 22 ottobre 2015 ed in forza del principio del favor rei, ha assolto l’imputato per il reato di dichiarazione infedele con la formula piena “il fatto non sussiste” in considerazione della circostanza per cui l’imposta evasa contestatagli era inferiore alla nuova soglia di punibilità.

In particolare, nel caso in esame, il titolare di un’impresa individuale era stato condannato dal Tribunale di Pinerolo alla pena di un anno e sette mesi per i reati di dichiarazione fraudolenta, ai sensi del disposto normativo di cui all’art.2 del D.Lgs. n.74/00, e di dichiarazione infedele, ai sensi dell’art. 4 del medesimo decreto, con conseguente applicazione della confisca per equivalente, ex art.322-ter c.p.p., sui beni dell’imprenditore.

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