L’informazione sconfigge la polarizzazione
Di fronte a contenuti che diventano ogni giorno sempre più polarizzati saper informare la propria community, il proprio pubblico su argomenti e valori che ci rappresentano oggi fa davvero la differenza.
In comunicazione, infatti, la neutralità non paga mai: per essere rilevanti occorre generare un sentimento di totale accordo o disaccordo in chi ci legge, ascolta e vede.
In questa epoca post pandemica e dai venti di guerra produrre contenuti rilevanti utilizzando la tecnica del brand journalism che ci permette di diventare giornalisti di noi stessi e del nostro brand si rivela una strategia vincente in chiave brand identity.
Chi vogliamo essere? Come vogliamo essere ricordati? Che impatto vogliamo lasciare sul territorio e le generazioni future? Queste le domande da porsi prima di intraprendere qualsiasi strategia editoriale.
Ogni qualvolta pigiamo i tasti sulla tastiera per realizzare un post sui social, un articolo sul nostro blog, il testo della newsletter settimanale, dobbiamo tenere a mente che quel contenuto andrà a formare un tassello importante della nostra brand reputation e che risponderà in parte alle domande che ho elencato poc’anzi. Persino quando rispondiamo ai commenti altrui nelle discussioni generali “sociali” dobbiamo tenere a mente questa regola aurea. Ricordiamoci, infatti, sempre che verba volant, ma scripta manent e Google manent.
I nostri contenuti ci devono rappresentare
Qual è la promessa del nostro brand? Che cosa devono aspettarsi i lettori quando atterrano sui nostri canali?
- Chiarezza espositiva e coerenza con il proprio sé, la propria vision e la propria mission;
- Piano e calendario editoriali pertinenti ai propri obiettivi e al proprio scopo/mercato;
- Individuare un pubblico a cui parlare.
Sono queste le tre macro-aree da seguire per uno sviluppo efficace in chiave business dal punto di vista della scrittura.
Il valore aggiunto non sono il nostro job title e la nostra specializzazione: il valore aggiunto del nostro brand siamo noi stessi. Frasi fatte, modi di dire, testi preconfezionati e presi in prestito da Google non ci porteranno risultati; parole che ci rispecchiano, che raccontano qualcosa di noi e del nostro perché, al contrario, fanno la differenza e ci elevano ad opinion leader. E oggi più che mai c’è bisogno di leader gentili e autorevoli nell’uso della parola.