Leasing e nota integrativa: prospetto in tilt sullo storno del maxicanone
di Francesco ZuechGiovanni ValcarenghiTutti ricordiamo le difficoltà incontrate lo scorso anno per adattare la nota integrativa al formato XBRL, vuoi per la novità di un tale approccio, vuoi per l’assenza di alcune tabelle che costituiscono parte integrante del documento. La nuova tassonomia applicabile ai bilanci approvati dal 1° marzo 2016, rimedia, tra l’altro, con l’inserimento delle informazioni obbligatorie richieste dal numero 22 dell’articolo 2427 cod. civ. per i contratti di leasing finanziario. Sono state infatti inserite, nel compilatore di excel, tabelle standard precaricate che accolgono i seguenti prospetti che l’OIC 1 propone fin dal 2004:
- prospetto degli effetti sul patrimonio netto (foglio T0033 o, per la forma abbreviata, T0138);
- prospetto degli effetti sul risultato d’esercizio e cioè sul conto economico (foglio T0034 o, per la forma abbreviata, T0139).
Innanzitutto, va sempre tenuto presente che le informazioni di cui sopra sono da fornirsi solo qualora siano di importo apprezzabile (quindi non scarsamente significative); casomai, si potrebbe ricorrere alla indicazione di talune informazioni descrittive nei campi testuali (le tabelle con dati a zero non vengono riportate nell’istanza).
In secondo luogo, in presenza di informazioni rilevanti, non pare che lo standard proposto sia obbligatorio, posto che la stessa Associazione XBRL, nella nota di accompagnamento alla tassonomia, precisa che “ … contrariamente a quanto da alcuni affermato … la vigente tassonomia non imponga la compilazioni di alcuna tabella…” e che “…qualsiasi prospetto predisposto da XBRL Italia con riferimento alla nota integrativa…, … può essere sostituito – semplicemente non inserendovi alcun dato – da informazioni discorsive o tabelle personalizzate inserite nei campi testuali…”.
Per chi volesse comunque adeguarsi alle indicazioni, va rimarcato che il prospetto esplicativo adottato dall’Associazione XBRL riprende i prospetti dell’OIC, ed, in particolare, quelli contenuti nel documento n. 12 rivisitato nel 2015, che, a loro volta, sono la riproposizione di quelli dell’OIC n.1, salva l’introduzione di una significativa (quanto “imbarazzante”) nota numero 14 a piè di pagina della voce “debiti impliciti”.
Nel primo dei fogli in analisi (vedi Foglio T0033 dell’esempio in calce) non compare la voce Ratei e Risconti. La citata nota precisa come nel prospetto “i debiti impliciti sono considerati al netto dell’eventuale canone corrisposto anticipatamente (cosiddetto maxicanone), riscontato secondo il metodo patrimoniale”. La precisazione testimonia la carenza dell’originario OIC 1.
Fra i “debiti impliciti”, infatti, viene precisato di collocare il risconto attivo sul maxicanone; per motivi di quadratura, il valore dei citati debiti va “lordizzato” (e non “nettizzato”) dai risconti in questione.
Imprecisioni lessicali a parte, captato il pur opportuno messaggio e considerato altresì che il prospetto imposto dalla tassonomia non è modificabile, non resta quindi che concludere come:
- in c1 (debiti impliciti alla fine dell’esercizio precedente) va sommato il saldo dei risconti attivi dell’anno precedente;
- in c4 (debiti impliciti a fine dell’esercizio) va sommato quello dei risconti di fine esercizio;
- in c3 (rimborso della quota capitale) va collocata la differenza (assorbimento) fra risconto finale e quello iniziale.
Rimane da decidere – non senza difficoltà – come e se collocare tali risconti in ragione della “scadenza” (vedi i “di cui” della voce c1 e c4), posto che il risconto attivo del maxicanone rappresenta, dal punto di vista finanziario, un onere già sostenuto. Non si tratta, quindi, di un debito in senso finanziario e, pertanto, la soluzione proposta dalla nota 14 mal si pone, dal punto di vista della chiarezza, nella scomposizione degli effetti sul patrimonio netto (fermo restando il risultato netto complessivo).
A giudizio di chi scrive, quindi, si può arrivare a concludere che è possibile non suddividere nulla a seconda dell’esigibilità, limitandosi a collocare l’intero risconto nel “di cui” relativo all’importo “scadente nell’esercizio successivo”, salvo, qualora l’importo sia significativo, valutare eventualmente l’opportunità di evidenziare tale situazione nella parte a commento testuale (vedi foglio T0035 o, per la forma abbreviata, T0140). Proviamo a testare i concetti con una esemplificazione, relativa ad un leasing di un macchinario con aliquota di ammortamento del 20% e con:
- durata: dal 01/07/2014 al 31/12/2016 (due anni e mezzo o, più precisamente, 915 gg);
- valore del bene (pagato dalla società di leasing): € 700.000 + Iva;
- maxicanone: € 140.000 + Iva;
- canoni periodici: € 20.000 + Iva;
- numero canoni periodici: 29, periodicità mensile;
- montecanoni (E3): € 720.000 + Iva (140.000+20.000 x 29 + Iva);
- prezzo riscatto € 50.000 + Iva.
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Dal 2016, a seguito del riscatto, dalla contabilità risulteranno, altresì, i seguenti valori relativamente all’ammortamento del prezzo di riscatto.
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Tavola 2 – Valori risultanti dalla contabilizzazione (virtuale) con il metodo finanziario
Foglio T0033 (o T0138) – prospetto XBRL degli effetti sul patrimonio netto
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Importo |
Attività |
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a) Contratti in corso |
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a.1) Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente |
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a.1) Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente |
630.000 |
relativi fondi ammortamento |
70.000 |
a.2) Beni acquistati in leasing finanziario nel corso dell’esercizio |
0 |
a.3) Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell’esercizio |
0 |
a.4) Quote di ammortamento di competenza dell’esercizio |
-140.000 |
a.5) Rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario |
0 |
a.6) Beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio |
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a.6) Beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio |
490.000 |
relativi fondi ammortamento |
210.000 |
b) Beni riscattati |
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b.1) Maggiore/minor valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio |
0 |
Totale (a.6+b.1) |
490.000 |
Passività |
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c) Debiti impliciti |
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c.1) Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente |
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c.1) Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente |
(1) 578.535 |
di cui scadenti nell’esercizio successivo |
322.022 |
di cui scadenti oltre l’esercizio successivo entro 5 anni |
256.513 |
di cui scadenti oltre i 5 anni |
0 |
c.2) Debiti impliciti sorti nell’esercizio |
0 |
c.3) Rimborso delle quote capitale e riscatti nel corso dell’esercizio |
-254.022 |
c.4) Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio |
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c.4) Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio |
(2) 324.513 |
di cui scadenti nell’esercizio successivo |
324.513 |
di cui scadenti oltre l’esercizio successivo entro 5 anni |
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di cui scadenti oltre i 5 anni |
0 |
d) Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (a.6+b.1-c.4) |
165.487 |
e) Effetto fiscale |
52.529 |
f) Effetto sul patrimonio netto alla fine dell’esercizio (d-e) |
112.958 |
Nota (1): € 463.322 (v.a. debito residuo a.p) + € 115.213 (storno risconto attivo maxicanone) = € 578.535
Nota (2): € 256.513 (v.a. debito residuo) + € 68.000 (storno risconto attivo maxicanone) = € 324.513
Foglio T0034 (o T0139) – prospetto Xbrl dell’effetto sul risultato d’esercizio
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Importo |
a.1) Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario |
287.213 |
a.2) Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario |
-33.191 |
a.3) Rilevazione di quote di ammortamento su contratti in essere |
-140.000 |
a.4) Rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario |
0 |
a) Effetto sul risultato prima delle imposte (minori/maggiori costi) |
114.022 |
b) Rilevazione dell’effetto fiscale |
36.008 |
c) Effetto netto sul risultato d’esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario rispetto al metodo patrimoniale adottato (a-b) |
78.014 |
Foglio T0035 (o T0140) – Tabella testuale dove indicare eventuale specifica sulla composizione dei “debiti impliciti”
Come da indicazioni OIC 12/2015:
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Va infine evidenziato che, come precisato nelle note di accompagnamento alla tassonomia, le tabelle sulle operazioni di locazione finanziare sono state pensate, in conformità a quanto previsto dai principi contabili, per il complessivo insieme dei leasing finanziari; eventuali informazioni, sui singoli beni o categorie di beni, dovranno essere rese, laddove ritenute significative, attraverso i campi testuali.
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