3 Marzo 2022

Legittima la penale statutaria in caso di inadempimento del socio

di Fabio Landuzzi
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La Massima 198 pubblicata dal Consiglio Notarile di Milano si esprime in favore della legittima collocazione nello statuto di una società di clausole che prevedono l’applicazione di sanzioni pecuniarie a carico di soci che non adempiono a determinati obblighi previsti dallo statuto e che si sostanziano nel porre a carico del socio inadempiente il pagamento di una somma di denaro – perciò, un’obbligazione pecuniaria – oppure una modifica dei diritti riferiti alle partecipazioni possedute dallo stesso socio inadempiente (ad esempio, la conversione automatica in una categoria di azioni o di quote con diritti depotenziati, la sospensione o limitazione del diritto di voto, ecc.), o infine altri obblighi di diversa natura.

In altre parole, la Massima in commento legittima la previsione delle c.d. “penali statutarie”, la quale può anche combinarsi con l’attivazione delle più note e comuni clausole statutarie che prevedono il riscatto delle partecipazioni, o l’esclusione del socio inadempiente; l’agire combinato della penale statutaria con il riscatto o con l’esclusione del socio può trovare spazio ogni qualvolta l’importo della liquidazione spettante al socio per effetto di tali eventi è inferiore a quanto deriva dall’applicazione dei criteri stabiliti dalla legge nel caso di recesso.

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