17 Febbraio 2020

L’estensione ai reati tributari della responsabilità amministrativa degli enti

di Cristiano MorettiNicola Fasano
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Il D.L. 124/2019 (convertito con modificazioni nella L. 157/2019), come noto, ha incluso fra i reati presupposto, da cui consegue la responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, anche i reati tributari di matrice fraudolenta, a seguito delle “spinte” in tal senso provenienti dalla Direttiva europea 2017/1371/UE e dalla conseguente legge di delegazione europea per il 2018 (L. 117/2019).

In sostanza, oggi i reati tributari più gravi “entrano” a tutti gli effetti nel “Modello 231” dalla porta principale, mentre nella disciplina previgente vi potevano rientrare solo indirettamente, tramite altre fattispecie già previste fra i reati presupposto, quali per esempio l’associazione a delinquere ex articolo 416 c.p. o i reati di riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e autoriciclaggio ex articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter1 c.p..

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