4 Novembre 2019

L’Iva e le contraddizioni della riforma del terzo settore

di Guido Martinelli
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La scheda di FISCOPRATICO

Fino ad oggi era consuetudine ritenere, vista la simmetria esistente, che le attività c.d. commerciali, poste in essere da un ente non commerciale, lo fossero sia ai fini delle imposte sul reddito che dell’Iva. Analogamente per quelle istituzionali.

Le uniche eccezioni, fino ad oggi presenti, sono quelle legate all’organizzazione di “viaggi e soggiorni turistici” da parte di determinati enti associativi, previste dai commi 5 e 6 dell’articolo 148 Tuir e i c.d. contributi corrispettivi per gestioni convenzionate o accreditate da parte di pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 143, comma 3, lett. b), per i quali viene prevista la loro decommercializzazione ai fini delle imposte sul reddito, ma che non beneficiano di analoga agevolazione ai fini Iva.

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La disciplina delle associazioni secondo il codice del terzo settore
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