20 Giugno 2017

Macchinario prodotto in parte nello Stato UE di assemblaggio

di Marco Peirolo
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Nella prassi commerciale può capitare che una società italiana venda un macchinario ad un cliente di altro Stato UE. Il macchinario viene prodotto in parte in Italia per essere poi assemblato nello Stato UE di destinazione con altri materiali acquistati da un fornitore locale e da quest’ultimo fatturati con IVA poiché tali beni sono consegnati direttamente al cliente comunitario senza essere precedentemente inviati in Italia. La vendita dei materiali è connessa ad un unico contratto di fornitura del macchinario completo.

Si pone il problema di come la società nazionale debba fatturare la vendita complessiva del macchinario (es. non imponibile IVA ai sensi dell’articolo 41 del D.L. n. 331/1993per la parte prodotta in Italia e non soggetta ai sensi dell’articolo 7-bis del D.P.R. n. 633/1972per la parte acquistata direttamente e consegnata nello Stato UE di destinazione) e se sia possibile ottenere il rimborso dell’IVA pagata al fornitore non residente senza la previa apertura della posizione IVA nello Stato UE del cliente.

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