21 Maggio 2024

Modello di Organizzazione e Gestione 231/2001: la costruzione di un Modello esimente

di Andrea Onori
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La scheda di FISCOPRATICO

Una recente sentenza del Tribunale di Milano, n. 1070/24 dello scorso 25.1.2024 ha ripercorso, in linea di diritto ed in linea pratica, le caratteristiche che deve possedere un Modello di Organizzazione e Gestione 231/2001, affinché lo stesso abbia quella efficacia esimente che permetta all’Ente (che lo ha adottato) di non rispondere dei reati commessi dai soggetti apicali o dai soggetti a questi ultimi sottoposti.

Ricordando che «l’ente non risponde se prova che […] l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi», il Tribunale di Milano, con la sentenza in commento, ha dato evidenza di come la sostanza, ovvero l’efficace attuazione delle procedure atte a prevenire i reati, anche se non formalmente adottate nel classico schema di costruzione del Modello 231/2001, Parte Generale e Parte Speciale, prevalga sulla forma.

Vediamo ora il percorso che i giudici del Tribunale di Milano hanno seguito per arrivare ad escludere la responsabilità della Società per insussistenza dell’illecito amministrativo contestato.

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