Musei virtuali: l’esperienza al Museo Egizio di Torino
di Francesca Rampin – Copywriter e Content CreatorTempi duri per gli amanti di musei e mostre, ma una soluzione c’è: sono i tour virtuali.
Nati come alternativa provvisoria agli spazi fisici di un museo, i virtual tour potrebbero diventare vetrine virtuali capaci di attirare la curiosità del pubblico.
Perlomeno, di questa opinione è Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino.
Ed è proprio del Museo Egizio di Torino e della sua strategica presenza nel web di parleremo oggi.
I virtual tour: strumenti gratuiti e intuitivi al Museo Egizio di Torino
Per accedervi è molto semplice: una volta entrati nel sito del museo, si può scegliere tra il tour delle sale di Deir el-Medina e della tomba di Kha o la mostra temporanea Archeologia Invisibile.
Ad accoglierci nel tour delle sale di Deir el-Medina e della tomba di Kha c’è il curatore Cèdric Gobeil che con un breve video ci dà il benvenuto. Il tour ricostruisce una vera e propria esperienza immersiva, tale che, a noi spettatori, sembra di passeggiare davvero in mezzo la stanza. Le frecce blu ci aiutano ad orientarci, indicando il percorso da seguire, mentre le “i” segnalano i monumenti e le attrazioni, permettendoci di leggere le informazioni tecniche e materiali o addirittura vedere video esplicativi. Non solo, nel caso della cappella di Maia è possibile ammirare da vicino le incisioni. Proprio così: è concesso ciò che nella realtà è proibito!
La mostra Archeologia Invisibile, invece, consiste in un allestimento innovativo non solo nella forma, ma anche nel contenuto. L’intento è quello di mostrare nel dettaglio la disciplina dello studio dei reperti nelle tre fasi principali: lo scavo, le analisi diagnostiche e il restauro. Che rapporto esiste tra i pigmenti egizi e la chimica? Cosa sono le fotografie stereoscopiche? Come funziona il Patch-Work? La risposta a queste domande la troverete lì. Non solo, è possibile anche assistere allo sbendaggio virtuale di una mummia di gatto o guardare un gioirello 3D! Da non perdere è l’esperienza di trovarsi faccia a faccia con le mummie di Kha e Merit.
Il futuro del museo è online: il caso del Museo Egizio di Torino
Il Museo Egizio di Torino in quest’ultimo anno si è distinto anche per la sua presenza nei social. La pagina Facebook ospita un ciclo di conferenze in diretta intitolate “Musei e ricerca” e dei videotour diretti da Christian Greco e accompagnati dall’hashtag #laCulturaCura. L’altra pagina facebook del Museo Egizio di Torino è Spazio ZeroSei Egizio, con numerosi appuntamenti, organizzati sempre in diretta e rivolti ai bambini dai tre ai sei anni.
Un’idea interessante è stata la collaborazione sulla loro pagina Instagram con la community di Clio Make up @team.clio con focus sul tema della bellezza nell’antico Egitto.
Su Youtube invece è stata creata la playlist “Archeologia Invisibile” e la rubrica “Le Passeggiate del Direttore” nella quale ogni giovedì e sabato il direttore Christian Greco accompagna il pubblico in visite virtuali tra le sale del museo.