Nasce il Manifesto dell’AI
di RedazioneIl Direttore Scientifico di EC News – Luigi Scappini – intervista il dott. Jacopo Deidda Gagliardo per l’Unione Giovani dottori commercialisti ed Esperti contabili.
L’incontro segue la giornata di presentazione del “Manifesto dell’AI”, evento organizzato dall’Unione insieme ad Euroconference e TeamSystem.
Il Manifesto sull’Intelligenza Artificiale è stato realizzato per avvicinare i Commercialisti all’utilizzo di questa tecnologia. L’ obiettivo principale è tracciare una rotta sui futuri utilizzi e sviluppi dell’IA per la nostra professione, esplicitando il nostro punto di vista e il nostro approccio. Infatti, questo non è il classico elaborato sulle IA, ma un lavoro di sviluppo che mira a individuare reali aree di impatto dove costruire concreti progetti e processi, più o meno grandi, in cui la professione del Commercialista incontra l’IA.
Euroconference e TeamSystem, da sempre partner delle professioni, hanno sposato questa linea. La digitalizzazione è una azione strategica per i due player per assicurare un futuro ambizioso ad una professione sempre più esigente.
1. Perché avete deciso di scrivere un Manifesto sull’intelligenza artificiale e qual è il vostro approccio all’IA?
Abbiamo deciso di scrivere un manifesto sull’intelligenza artificiale per avvicinare i Commercialisti all’utilizzo di questa tecnologia. Il nostro obiettivo principale è tracciare una rotta sui futuri utilizzi e sviluppi dell’IA per la nostra professione, esplicitando il nostro punto di vista e il nostro approccio. Infatti, questo non è il classico elaborato sulle IA, ma un lavoro di sviluppo che mira a individuare reali aree di impatto dove costruire concreti progetti e processi, più o meno grandi, in cui la professione del Commercialista incontra l’IA.
Nel panorama in continua evoluzione del nostro lavoro, l’evoluzione è imprescindibile. Come Commercialisti, siamo chiamati a trasformarci e ad abbracciare il cambiamento non come una minaccia, ma come un’opportunità per migliorare il nostro operato e futuro. Secondo una ricerca di Goldman Sachs del maggio 2023, l’IA potrebbe portare alla perdita di circa 300 milioni di posti di lavoro nel mondo, inclusi ruoli qualificati e ben remunerati; questa ricerca ha contribuito ad alimentare e stimolare un senso di paura, che rimane il centro di tutta una serie di approcci, eventi e modus operandi. Tuttavia, abbiamo deciso di cercare di concepire l’IA non come un nemico, bensì come un alleato prezioso per rendere il nostro lavoro più efficiente e coinvolgente.
È conseguentemente fondamentale avviare un percorso di sensibilizzazione e formazione per riuscire a comprendere appieno il potenziale dell’IA e integrarla nei nostri processi lavorativi; infatti, l’IA, come strumento in continua evoluzione, può affiancarci con precisione e flessibilità nei compiti quotidiani, migliorando i nostri processi e quelli dei nostri clienti. A noi spetta il compito di comprenderne l’utilizzo, sfruttando le nostre competenze manageriali, intellettuali e strategiche: solamente attraverso un’attenta valutazione e un utilizzo consapevole potremo elevare il nostro lavoro a nuovi livelli di efficienza e soddisfazione, concependo le macchine come un mezzo e non come un fine. Pertanto, i Commercialisti non dovrebbero vedere l’IA come un sostituto, ma come un complemento alla loro expertise, un partner nella danza tra tecnologia e tocco umano, dove l’armonia di questa coppia può portare a prestazioni straordinarie.
2. In cosa si differenzia il vostro Manifesto?
Il nostro Manifesto si distingue per il suo approccio pratico e inclusivo, volto a delineare non solo il quadro teorico dell’IA ma anche le sue applicazioni concrete nel campo dei Commercialisti. Non si tratta di un semplice documento di ricerca dove trattare delicati temi come la normativa, la privacy o i bias discriminatori dell’IA, ma di un lavoro che ha il fine primario di individuare reali aree di impatto e secondario di creare la base di concept concreti di nuove IA per la nostra professione.
Dovendo arrivare ad output concreti, abbiamo infatti identificato due modalità principali di integrazione tra Commercialisti e IA: processi e progetti. Nel caso dei processi, l’IA è concepita come uno strumento che ci aiuta nel compimento di singole e semplici attività o nel raggiungimento di mansioni più complesse. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per la generazione di contenuti, il customer support, l’analisi dei dati, la creazione di presentazioni e la ricerca accademica. Questi strumenti possono essere integrati in maniera utile ed efficiente nei piccoli o grandi processi lavorativi.
Nel caso dei progetti, l’IA viene applicata a specializzazioni e branche della professione del Dottore Commercialista, creando valore verticalmente. Ad esempio, per la finanza agevolata, possiamo sviluppare algoritmi di matching IA per collegare le aziende con i finanziamenti adeguati; per la gestione del modello 231, IA per l’analisi del rischio; per l’internazionalizzazione, sistemi di traduzione e adattamento normativo automatizzati.
Questo approccio interconnesso tra processi e progetti ci consente di affrontare le sfide con elasticità, adattando l’IA alle nostre esigenze specifiche e migliorando continuamente i nostri metodi e strumenti. Il Manifesto, quindi, non solo introduce al mondo dell’IA, ma fornisce un percorso concreto e iterativo per l’integrazione tecnologica, proponendo soluzioni pratiche e progetti specifici che possano migliorare i processi lavorativi e valorizzare le competenze umane.
3. Quali scenari futuri possiamo immaginare nel rapporto tra Dottori Commercialisti e IA?
Nel futuro, possiamo immaginare un rapporto sinergico tra Dottori Commercialisti e IA, dove la tecnologia diventa un alleato prezioso per migliorare l’efficienza e la precisione dei servizi offerti. I Commercialisti, e in particolare quelli giovani, hanno un vantaggio competitivo grazie alla loro naturale propensione e capacità di utilizzare nuove tecnologie.
L’IA non solo può supportare i Commercialisti in compiti più o meno complessi in diverse branche di lavoro, ma può anche facilitare la formazione continua e l’aggiornamento professionale, aiutando i Commercialisti a rimanere competitivi in un mercato in evoluzione. Ad esempio, algoritmi di machine learning possono analizzare grandi quantità di dati per identificare tendenze economiche e finanziarie, fornendo ai Commercialisti informazioni preziose per consulenze più accurate e tempestive. Un altro scenario futuro riguarda l’internazionalizzazione delle imprese, dove l’IA può facilitare la gestione delle complessità normative e linguistiche, migliorando la comunicazione e la collaborazione tra team internazionali. Inoltre, l’IA può contribuire alla creazione di modelli predittivi che aiutano a pianificare strategie aziendali efficaci.
In conclusione, ci auguriamo che i giovani Commercialisti possano essere riconosciuti come partner strategici dalle autorità di regolamentazione e dalle PA per guidare lo sviluppo di nuove IA verticali, che siano in linea con le esigenze specifiche della professione e degli stakeholders pubblici e privati. Risulta essere conseguentemente fondamentale promuovere la formazione continua e l’accesso equo all’IA per tutte le generazioni di professionisti, affrontando le disparità digitali e promuovendo l’inclusività attraverso politiche che supportino l’aggiornamento e la riconversione professionale.
L’UNGDCEC si impegna affinché la professione del Commercialista guidi attivamente l’integrazione dell’IA nel nostro paese, promuovendo una sinergia che valorizzi tanto l’innovazione tecnologica quanto l’irriducibile valore professionale e umano.